Dal territorio, 25 febbraio 2024
(Annalisa Andreini) Prima giornata de “Il BonTà” di Cremona, salone delle eccellenze enogastronomiche che quest’anno ha eccezionalmente aperto le porte a febbraio anziché a novembre. La kermesse, giunta alla sua 19esima edizione, si è aperta ieri a CremonaFiere un po’ timidamente ma poi nel pomeriggio si è rinvigorita con un mix intrigante tra incontri, 120 espositori, banchi gastronomici con assaggi, degustazioni e show cooking. Novità 2024 un padiglione dedicato interamente al vino con un’ottantina di espositori italiani e due referenze estere.
Grande protagonista lo stand goloso di Strada del Gusto Cremonese, visitato anche dell’assessore al commercio, turismo e sicurezza di Cremona Barbara Manfredini. Una vetrina con alcune fra le peculiarità gastronomiche del territorio giocando in casa tra cui il salame cremonese di puro suino di Castelleone, il torrone Rivoltini, Grana Padano, Salva Cremasco, mostarda Leccornie doc di Pandino e mostarda di Cremona Fieschi. Molto apprezzate le degustazioni proposte dalla Scuola Casearia di Pandino presentate da Andrea Alquati e dai professori Davide De Carli e Carla Bertazzoli, direttrice della rinomata scuola pandinese che sta facendo sempre più parlare di sé. Grana Padano affiancato dalla mostarda di pere Leccornie doc e un must della Casearia, il gelato fior di latte made in Pandino, abbinato alla mostarda di fragolina caramellata, new entry della piccola azienda artigianale gestita da Enrica Orsini. Sullo sfondo la promozione turistica di Cremona con la partecipazione di East Lombardy.
Fra gli espositori tante le conferme nel mondo del food per un mercato sempre più attento alle proposte curate e alla qualità delle materie prime come Tosca (laboratorio artigianale di cioccolata di Casalbuttano) che ha conquistato i visitatori con le sue caratteristiche uova di Pasqua, Luccini (storica azienda di mostarde artigianali e verdure in agrodolce), il panificio-pasticceria di Andrea Badioni( presidente di Confcommercio), con la sua indimenticabile torta di rose e il famoso Bussolano Zucchi di Paolo Ottini, dolce tipico soresinese noto fin dall’ Ottocento per la sua soffice bontà. Molte le novitá anche fuori regione tra focacce genovesi, cioccolato e nocciole di Alba e Cuneo, olio evo, tartufo, miele, colomba allo zibibbo e speck dell’Alto Adige, che ha incuriosito anche l’europarlamentare leghista Silvia Sardone, molto attenta alla promozione e tutela del Made in Italy. Ma grande protagonista di questa prima giornata è stato indubbiamente il marubino, vera e propria icona della storia gastronomica cremonese: in questa nuova edizione filo conduttore lanciato dal “Cammino del Marubino” con tanto di passaporto, Compostele del Marubino e 24 ristoranti della provincia partecipanti e che saranno premiati lunedì. Tanti gli appuntamenti con il marubino come focus tra storia, leggende, destrutturazioni, interpreti, abbinamenti, sfide, curiosità, tipologie di produzione e persino un’iconica sfida tra le forme geometriche interpretate dai tre chef Achille Mazzini, Agostino Melega e Mario Barbieri. Rotondo, quadrato o arrotolato? Questo è il dilemma che sarà svelato oggi.