Crema News - Dal territorio - IA contro l'abbandono dei rifiuti Telecamera contro l'abbandono dei rifiuti

Lodi, 30 dicembre 2025

(Andrea Biraghi) Partirà da via Maestri il nuovo sistema di telecamere con intelligenza artificiale contro l’abbandono dei rifiuti. Ad annunciarlo è l’assessore all’Ambiente Stefano Caserini, che ha illustrato l’avvio di una video sorveglianza mirata nelle aree più problematiche della città.

I primi impianti dovrebbero essere installati proprio in via Maestri, indicata come uno dei punti più critici per rifiuti lasciati a terra. Le nuove telecamere, di tipo tradizionale ma supportate da software di analisi intelligente, saranno in grado di segnalare l'abbandono dei rifiuti, consentendo interventi mirati da parte degli operatori.

Il progetto nasce anche dall’analisi dei dati sulla raccolta. In diverse zone di Lodi si registrano con frequenza sacchi lasciati fuori dai cassonetti, rifiuti ingombranti abbandonati e materiali conferiti in modo scorretto. Situazioni che generano degrado e comportano costi aggiuntivi per il comune.

Secondo l’assessore, l’obiettivo non è solo sanzionare, ma soprattutto prevenire. La presenza di sistemi di controllo più avanzati dovrebbe avere un effetto deterrente, scoraggiando i comportamenti scorretti e favorendo una maggiore attenzione alle regole da parte dei cittadini. Le telecamere verranno posizionate in modo mirato e non diffuso sull’intero territorio urbano.

Un aspetto centrale del progetto riguarda il tema della privacy. Caserini ha spiegato che l’amministrazione sta lavorando fin da ora su questo fronte in collaborazione con la polizia locale, per definire modalità di utilizzo, accesso alle immagini e tempi di conservazione dei dati nel rispetto delle norme vigenti.

Il tema non è secondario. In Italia il Garante per la protezione dei dati personali è già intervenuto in più occasioni su sistemi comunali di video sorveglianza e fototrappole utilizzati per contrastare l’abbandono dei rifiuti, richiamando i comuni alla necessità di informative chiare, limiti precisi di utilizzo e corretta gestione delle immagini. L’introduzione di strumenti basati sull’analisi automatizzata rende queste cautele ancora più rilevanti, per evitare qualsiasi forma di sorveglianza generalizzata.