
Dal territorio, 29 aprile 2025
Era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio volontario plurimo e c'era rimasto per 522 giorni il medico Carlo Mosca, 52 anni di Persico Dosimo. Adesso, definitivamente assolto, ha chiesto e ottenuto dal tribunale di Brescia di essere risarcito per ingiusta detenzione.
Il fatto che aveva portato in carcere il medico risale al 2020, quando Mosca era primario del pronto soccorso dell'ospedale di Montichiari, era di omicidio volontario nei confronti di tre pazienti. Il primario era stato accusato da due infermieri di aver somministrato ai tre degenti farmaci che avevano causato la loro morto. Per questa accusa il professionista il 25 gennaio 2021 era stato messo agli arresti domiciliari, dove era rimasto per 522 giorni, fino al 1° luglio 2022, quando era stato assolto nel processo di primo grado con formula piena. Durante questo processo la Pm aveva chiesto al giudice di condannare il medico a 24 anni di galera.
La sentenza era stata appellata e due anni più tardi anche la Corte d'appello aveva assolto Mosca, anche se stavolta con formula dubitativa. Di qui la richiesta del medico, che ora lavora al pronto soccorso degli Spedali civili di Brescia, di un risarcimento, concessa dalla procura generale e oggi anche dai giudici.
Per quanto riguarda la cifra che sarà liquidata al medico, questa non è stata comunicata, ma viene fatto sapere che è superiore a quanto stabilito per legge, che è di 117 euro il giorno.