24 maggio 2024

(Annalisa Andreini) Le polpette stanno ritornando fortemente di moda sulla tavola: di carne, di verdure (soprattutto zucchine e melanzane), di pesce (tra cui salmone e merluzzo), di ricotta, di legumi, di patate, cotte al forno, in umido, rosolate in padella e poi cotte nella salsa di pomodori, al vapore, fritte...

Ma quando compaiono nella storia della cucina? Per la prima volta sono nominate nel noto Libro de Arte Coquinaria, risalente al XV secolo, in cui si parla di “purpette”, create per riciclare gli avanzi della carne lessa. 

Un piatto molto semplice, che nel nostro Paese viene preparato da ogni famiglia, eppure sempre gradito. 

Un piatto che piace a tutti.

E ogni famiglia ha il suo segreto e la sua ricetta particolare, ereditata dalla mamma o dalla nonna o dalla zia. Allora, alla macinata di vitello o di maiale ci sarà l’aggiunta del pane ammollato nel latte o del pangrattato oppure la scelta di non utilizzare il pane o di inserire prosciutto, salsiccia e mortadella. E poi ancora l’immancabile Parmigiano Reggiano, le spezie aromatizzate tritate, il prezzemolo e l’aglio o l’erba cipollina. 

Le polpette sono molto amate anche nei paesi europei come in Portogallo o in Svezia, in cui rappresentano proprio il piatto nazionale. In Iran sono diffuse nella versione fritta, in Indonesia prendono il nome di basko e sono preparate con carne di manzo e pollo e servite in una zuppa con i noodles (spaghetti cinesi).

Ovviamente nei nostri tempi abbondano anche le alternative vegan come quelle di seitan e sono ritornate in auge le famose polpette di pane raffermo, tipiche di molte regioni italiane, anche nella prospettiva del recupero in cucina e dell’anti spreco.

Irrinunciabili sono le classiche polpette al sugo (o salsa di pomodoro profumata al basilico) delle nonne, una dei comfort food più amati in assoluto e legato ai ricordi familiari e al tepore delle lunghe cotture.

Insomma, un piatto sicuramente versatile e gustoso che accontenta tutti i gusti e che non solo viene preparato come secondo piatto (o piatto unico) ma ben si presta nei finger food (cibo che si mangia con le dita), negli antipasti e nei buffet in accompagnamento a svariate salse (allo yogurt o al pesto) giocando anche sul contrasto dei colori. 

E in questa scelta sono state presentate dalla blogger Antonella Garibba nella serata di lancio del nuovo brand Bontà Cremasche, insieme con tante altre prelibatezze in mono porzioni. 

Le polpette non mancano mai nelle proposte quotidiane delle varie gastronomie locali come negli agriturismi. La Cascina Loghetto ,per esempio, le propone da sempre con carne di vitello oppure ancora più ricche con carne di vitello e pasta di salame (le cosiddette Saporite). Anche in alcuni ristoranti stanno prendendo piede: l’Antica Osteria del Cerreto conquista i suoi clienti con un bon bon di grande sapore: polpette con carne di controfiletto completate da un pomodoro ristretto e molto cotto.

E, diciamolo, chi può resistere alle polpette?