L'ex filanda ospiterà domenica, alle 19, il convegno su Galantino
Soncino, 12 novembre 2025
(Gianluca Maestri) Studioso, intellettuale e storiografo, Francesco Galantino ha avuto il grande merito di pubblicare, nel 1869, la Storia di Soncino, un’opera in tre volumi contenente le vicende storiche e politiche del borgo murato dalle sue origini fino al diciannovesimo secolo.
Allo scopo di far conoscere meglio al pubblico questa figura, l’associazione Castrum Soncini, in collaborazione con la cooperativa Il Borgo e con il patrocinio del comune, organizza domenica mattina, presso l’ex filanda, il convegno dal titolo Carte, libri e lettere. Francesco Galantino tra Soncino, Milano e Cremona, prima parte del Progetto Galantino, affidato alla cura di Silvia Bracca, socia di Castrum Soncini, che dall’associazione sperano possa trovare enti o privati che credano nella sua importanza.
L'intenzione è quella di gettare le basi per un grande evento commemorativo in occasione del 140° anniversario della morte di Galantino nel 2028 in cui poter dare alle stampe una pubblicazione scientifica, fare un ulteriore convegno ed una mostra temporanea con itinerari turistici ad hoc.
Se la Storia di Soncino è conosciuta come la più importante opera storiografica relativa al paese, poco si sa della biografia del suo autore e la giornata di studi di domenica si focalizza proprio sulla figura dello storiografo al fine di far emergere aspetti inediti della sua vita privata e dei rapporti intessuti con alcuni dei più importanti intellettuali del suo tempo. Questi legami sono oggi riscoperti grazie ai suoi carteggi personali e alla documentazione rinvenuta in archivi pubblici e privati. Una quantità di documenti enorme che potrà essere gestita grazie ad un parallelo progetto sperimentale promosso dal socio di Castrum Soncini Luca Micheletti che sfrutta l’innovazione dell’intelligenza artificiale in collaborazione con la piattaforma Transkribus della cooperativa austriaca Read-coop. A questa documentazione si aggiunge il fondo conservato presso la biblioteca del seminario di Cremona, donato dalla moglie Cornelia Medici di Marignano alla morte di Francesco. Si tratta di una raccolta cospicua di materiali che necessita di un’attenta trascrizione, alla quale si dedicheranno nei prossimi anni gli studiosi.
I relatori.
Moderato da Fabrizio Costantini il convegno inizierà alle 10 con l’intervento di Fabio Maestri, presidente di Castrum Soncini, seguito dai consueti saluti istituzionali. Roberta Aglio, storica dell’arte, parlerà di Connessioni tra Soncino e Londra: Galantino e le sue relazioni cremonesi di, che indagherà il contesto culturale cremonese nella seconda metà dell’800. Maria Luisa Betri, già professore ordinario presso l’università degli studi di Milano, vicepresidente dell’Istituto Lombardo di Storia contemporanea e membro della Società Storica Lombarda di cui Francesco Galantino era socio al suo tempo interverrà sul tema Milano a fine Ottocento, la città più città d’Italia. Seguirà il contributo di Silvia Bracca su L’uomo dietro la Storia di Soncino: un intimo ritratto di Francesco Galantino che ne illustrerà gli inediti aspetti della vita privata. L’archivista Silvia Pinferetti ricostruirà la biografia di Pietro Francesco Burloni, autore di una delle fonti storiografiche utilizzate dal Galantino attraverso documenti d'archivio inediti in Annalista, canonico, fonte storica e testimone: la poliedrica figura di Pietro Francesco Burloni, custode della memoria di Soncino. Infine Gianluca Cervati, con Nascosto tra le pagine: Francesco Galantino e la Pieve di Soncino illustrerà il contributo del Galantino nella realizzazione dei lavori di restauro della Pieve di Soncino ad opera di Carlo Maciachini.