Dal territorio, 17 novembre 2025
Otto persone, due cremasche e sei cremonesi, sono state condannate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona dopo un patteggiamento per i reati di usura e abusiva prestazione di servizi di pagamento. Il procedimento si è concluso con l'applicazione della pena concordata tra le parti e il pubblico ministero, attenuate anche in virtù del risarcimento del danno alle persone offese. Nel dettaglio, sette imputati hanno ottenuto la pena di un anno di reclusione e 3000 euro di multa, con pena sospesa, mentre l’ultimo imputatoè stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione e 3300 euro di multa, con sospensione subordinata alla prestazione di attività non retribuita a favore del Comune di Cremona per 9 mesi.
L'attività investigativa, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cremona, ha portato all'accertamento di numerose condotte illecite consumate all’interno di quattro esercizi commerciali di Cremona, due tabaccherie, un’attività di ristorazione e un minimarket.
Le persone condannate operando in concorso tra loro e approfittando dello stato di bisogno e difficoltà economica di persone che percepivano il reddito di cittadinanza, su loro richiesta fungevano come una sorta di bancomat, monetizzando il credito presente sulle tessere del reddito di cittadinanza e restituendo una somma in contanti decurtata di una percentuale ben al di sopra della soglia prevista dalla Banca d’Italia, quindi usuraria.
In sostanza, utilizzando la carta per l’acquisto simulato di beni e/o servizi, venivano aggirate le limitazioni normativamente previste circa l’utilizzo del contante (cioè la possibilità per tali carte di prelevare non più di 100 euro il mese).
Le operazioni contestate complessivamente sono 1556 e il controvalore complessivo del denaro monetizzato attraverso queste operazioni è di circa 70mila euro, mentre i tassi usurari applicati variavano dal 782% fino a un massimo del 4.563,00% e vittime coinvolte nel traffico sono una ventina conosciute e una cinquantina presunte.