
Dal territorio, 18 marzo 2025
Hanno risposto alle domande della giudice delle indagini preliminari Daniela Martino i tre minori attualmente in carcere al Beccaria di Milano e accusati di lesioni gravissime nei confronti del barista della Ciocca, malmenato la notte dello scorso 23 febbraio. I tre ragazzi sono stati portati nel tribunale dei minori di Brescia e sono stati interrogati singolarmente dalla Gip. Dapprima il ragazzo patrocinato dai legali Consuelo Beber e Paolo Brambilla e poi i due difesi dall'avvocato Luigi Lupinacci di Soresina.
"Tutti hanno risposto alle domande della giudice - riferisce il legale Lupinacci, ma su che cosa abbiano detto vige il segreto perché domattina il giudice di Cremona dovrà sentire l'unico maggiorenne del gruppo".
Gli interrogatori sono durati complessivamente circa due ore e al termine gli avvocati hanno chiesto che la misura del carcere per i loro assistiti venga attenuata. I legali hanno chiesto che i ragazzi vengano rimessi in libertà in attesa del processo oppure siano mandati agli arresti domiciliari. La Gip si è riservata di decidere in quanto deve interloquire con il Pm per rispondere alla richiesta dei legali.
Nessuna indiscrezione su quanto sia stato detto in queste due ore, anche perché potrebbe influire sull'interrogatorio di domani. Davanti al Gip di Cremona, la giudice Elisa Mombelli, sarà portato il maggiorenne, che è nel carcere di Bollate, difeso dall'avvocata cremasca Simona Pellegrini. Anche lui dovrebbe rispondere alle domande del giudice e anche per lui, verosimilmente, al termine la sua avvocata chiederà un'attenuazione del regime carcerario.
Sarà interessante vedere se i quattro arrestati avranno rivelato la stessa versione e cioè che il tutto è nato da uno scontro prima verbale e poi violento tra due gruppi di ragazzi che si sono incontrati casualmente davanti alla Ciocco e se è stato fatto il nome della persona che ha compito il 37enne barista con un bicchiere, rischiando di fargli perdere l'uso di un occhio.
Nel frattempo continua la campagna Gofundme attivata dagli amici del barista ferito e attualmente a casa in convalescenza. In una settimana siamo arrivati a 37.500 euro per quasi 950 donatori. L'obiettivo è raggiungere i 50mila euro.