
Crema, 29 marzo 2025
Rubano 80mila euro in una filiale di una banca bresciana, ma vengono intercettati a Rivolta d'Adda e arrestati.
Brillante operazione dei carabinieri della Radiomobile di Crema la mattina del 25 febbraio scorso. Quel giorno, poco dopo le 11.00, la pattuglia della Radiomobile di Crema si trovava a Rivolta d’Adda sulla provinciale n.4 e aveva notato un’auto sospetta, una Peugeot, con quattro persone a bordo, che viaggiava in direzione di Milano. I militari avevano intimato l’alt al veicolo e il conducente si era fermato immediatamente. I quattro stranieri erano tutti sprovvisti di documenti e molto nervosi. Quindi, i militari avevano ispezionato il veicolo e avevano trovato un sacchetto intestato a una nota società di vigilanza privata, con apposto il sigillo adesivo. Lo avevano aperto e avevano verificato la presenza di una notevole somma di denaro, in banconote di vario taglio. Inoltre, nei vani portaoggetti, erano presenti una busta contenente numerosi blister di monete di vario taglio, un disturbatore di frequenze, un cacciavite e un frangivetro. Partendo dal codice a barre e dal codice alfanumerico della borsa contenente il denaro e intestata ad un istituito di vigilanza, avevano scoperto che era stata rubata quella stessa mattina presso la filiale di una banca di Brescia. Infatti, una dipendente di quella banca aveva già presentato denuncia presso una caserma dei carabinieri di Brescia per il furto subito, spiegando che, all’interno della banca, era stata distratta e, nel frattempo, il sacchetto con il denaro era sparito. Il denaro, quasi 80mila euro, era stato restituito al direttore di banca e i quattro erano stati fermati e accompagnati al carcere di Cremona, mentre la donna era stata accompagnata al carcere di Brescia. Nei giorni successivi, i carabinieri di Crema avevano svolto vari accertamenti, verificando che l’auto con i quattro a bordo era stata proprio nei pressi di quella banca. Poi, attraverso le telecamere di sorveglianza della filiale, avevano accertato che i quattro erano gli autori materiali del furto di ingente valore. Infatti, nelle immagini si vedevano queste persone che erano entrate nella filiale e uno di loro aveva osservato a lungo i movimenti di una cassiera che aveva svuotato una cassa automatica e che aveva portato il sacco con i soldi verso la sua scrivania. Poi era arrivato un complice che aveva parlato alla donna e l’aveva distratta con alcune richieste, mentre il primo uomo si era impossessato del sacco con il denaro. Infine, erano usciti tutti dalla banca, erano saliti su un’auto ed erano scappati. Fino a Rivolta d’Adda, dove erano stati fermati.