Crema, 31 agosto 2025

(Niall Ferri) Dal lodigiano, dove gli esperti segnalano un’invasione senza precedenti, l’insetto Hyphantria cunea potrebbe presto estendersi al Cremasco, partendo dai comuni di confine come Chieve, Dovera, Bagnolo e Monte Cremasco.

Dopo i danni causati dallo scarabeo giapponese Popillia japonica tra fine primavera e inizio estate, che aveva devastato giardini, orti e siepi, ora scatta l’allerta per questo lepidottero originario del Nord America ma diffuso in Europa da decenni. Anche se in passato si erano verificati episodi simili, quest’anno l’infestazione a Lodi e dintorni sembra assumere proporzioni mai registrate prima, favorita dal caldo intenso delle settimane centrali del mese. I bruchi dell’Hyphantria cunea danneggiano foglie e frutti e si trasformano in piccole farfalle bianche di 1-1,5 centimetri. La loro presenza è facilmente individuabile grazie alla fitta tela sericea che avvolge foglie e rami, di solito nella parte alta della chioma. In casi gravi, gli alberi vengono completamente defogliati. Nei pressi di edifici, le larve possono risalire lungo i muri e costruire nidi sotto i tetti in legno.

A Lodi l’assessorato all’Ambiente ha già predisposto disinfestazioni diffuse, mentre le amministrazioni del Cremasco restano in allerta, invitando i cittadini a segnalare eventuali avvistamenti. Il maltempo degli ultimi giorni potrebbe aver rallentato lo sviluppo delle larve, che non sopportano la pioggia intensa. Se l’insetto dovesse colonizzare anche il Cremasco, sarebbe un colpo significativo per molte specie arboree già provate dall’attacco della Popillia japonica, nonostante gli interventi straordinari di comune e privati per salvaguardare il verde.

Un primo, grave attacco avvenne nei primi anni 2000. All'epoca l'Hyphantria partì dal mantovano e arrivò dalle nostre parti. Era facole vedere i danni perché l'insetto mangia le foglie e costringe le piante a cercare di produrre una nuova foliazione e questo sforzo uccide le più deboli.