Crema, 24 aprile 2025

"Sì, mi ricordo, fu un incontro emozionante".

L'avvocato Antonino Andronico, diacono della chiesa di S. Bernardino, rammenta quel 15 aprile 2023, quando con la diocesi di Crema raggiunse Roma per partecipare un'udienza del Papa nella quale i cremaschi avrebbero voluto ringraziare Papa Francesco per la canonizzazione del beato Alfredo Cremonesi.

Fu una mattinata rocambolesca. Su Roma si era scatenato un temporale con pioggia fitta e pochi erano preparati a questa evenienza. L'appuntamento era per le 11 nell'aula Paolo VI. Lì il Papa avrebbe dovuto salutare i cremaschi, arrivati in città molto prima. Tuttavia, mentre una parte era rimasta a guardare Roma anche sotto la pioggia, un'altra parte si era rifugiata nell'aula Paolo con largo anticipo. E fu una fortuna perché Papa Francesco arrivò all'appuntamento prima delle dieci. Qualcuno disse che il papa era stanco e malato e aveva bisogno di riposo. Per quel motivo aveva anticipato l'incontro. Fatto è che i cremaschi che erano lì godettero della vista del Papa e della sua benedizione. Poi un piccolo gruppo fu ammesso alla presenza del Santo Padre.

"Tra di loro c'ero anch'io con mio figlio Michele - Racconta Andronico - e ho avuto il privilegio di potermi inginocchiare davanti a lui e ricevere, con mio figlio la sua benedizione. Di più: Michele ricevette anche una raccomandazione dal Papa, che gli raccomandò di fare il bravo. E' stata una grande emozione e sia io, sia mio figlio, ricorderemo per sempre quel momento che il Santo Padre di aveva dedicato".


Il Papa incontra Papa. 

Il sindaco di San Bassano si chiama Giuseppe Papa e ha giocato sul suo cognome per strappare un sorriso al Santo Padre, una volta arrivato al suo cospetto.

Il sindaco Giuseppe Papa, nella doppia veste di primo cittadino di San Bassano e Autiere d'Italia, ha incontrato il Santo Padre nella mattinata del 6 novembre dello scorso anno nella sala Clementina del palazzo apostolico del Vaticano, in udienza privata. L'incontro era stato organizzato per celebrare il settantesimo anniversario della proclamazione di San Cristoforo Martire a patrono degli Autieri d'Italia.

"E' stata un'emozione indescrivibile, anche se ho parlato per pochi minuti... la coda era lunga: eravamo una cinquantina di volontari da tutta Italia. Ho portato il saluto dei miei cittadini, di don Daniele Rossi e dell'unità pastorale monsignor Angelo Frosi. Ho donato al Santo Padre un libro originale del 1943 sulla caduta del fascismo". 

Cosa le ha detto Papa Francesco?

"Ha apprezzato molto il libro, lo ha sfogliato con interesse e ha ricambiato l'abbraccio alla nostra comunità, ricordando il sacrificio del martire e nostro patrono San Bassiano. Ha reagito con fare divertito quando ha colto che fossi "Papa" anch'io”.

Che impressione le ha fatto Papa Francesco?

“Mi è stato detto che Papa Francesco aveva abolito il baciamano dal protocollo Vaticano. Quindi di non fare quel gesto. Poi mi hanno detto che sono rimasto al cospetto del Santo Padre per tre minuti, tempo lunghissimo, visto tutte le persone che c’erano”.

E il santo Padre le ha parlato?

“Sì, sono stato fortunato. Ho potuto notare come fosse già stanco e provato. Quando gli stavo parlando si è avvicinata una guardia per chiedermi di lasciare il posto agli altri, ma il Papa l’ha fermata e ha continuato a parlarmi”

Cosa le ha detto?

“Mi ha lasciato messaggio per il parroco don Daniele Rossi, al quale ha indirizzato la sua benedizione per la guida apostolica alla quale è chiamato. Mi ha anche detto di essere al corrente delle difficoltà che vivono le unioni parrocchiali per via del campanilismo”.

E’ stata una bella esperienza?

"Sono molto felice di aver condiviso questo viaggio pieno di emozioni con il nostro commissario di polizia e autiere Alessandro Salimbeni e il nostro autiere Carla Feraboli. Sono grato per questa esperienza umana immensa che resterà sempre nei miei ricordi".