Crema, 27 ottobre 2024
(Annalisa Andreini) Polenta e fichi: un’antica ricetta della tradizione contadina del territorio cremasco.
In dialetto cremasco “Pocia fic”, è un tipico piatto di questa stagione, che sta ritornando in auge in alcune trattorie e desta molto curiosità nei tanti turisti che vengono a visitare Crema e dintorni.
Un piatto povero e popolare, che ha come protagonisti assoluti i fichi della stagione autunnale, accostati alla polenta “ucia” (unta), immancabile sulle tavole cremasche.
Perché proprio i fichi? Come ha spiegato in diverse occasioni (anche in un recente programma su Rai3- Tg Lombardia) Vincenzo Cappelli, presidente della Pro loco di Crema, i fichi andavano a sostituire la carne, per le tante famiglie contadine che non potevano permetterselo e non avevano disponibilità e così, in un modo molto semplice, riuscivano a placare la fame dei tanti figli ( e famiglie delle cascine erano molto numerose).
I fichi “melas” (caramellati) insaporivano e arricchivano la polenta preparata con farina di mais del territorio: venivano conditi con le cipolle tagliate sottili, del burro (che non mancava mai nelle cascine) e un po’ di zucchero, per dare l’effetto caramellato.
Un piatto vegetariano e molto povero, che oggi può vedere nuovi sviluppi.
Allora la “pucia”, creata con il burro, serviva per condire e arricchire la polenta e rappresentava un piatto unico, oggi invece viene spesso ripresentato come uno sfizioso antipasto.
Una delle cuoche del territorio cremasco dove si prepara da sempr,e è Elisa Tadini, della nota Trattoria Rosary di Quintano, che ha dichiarato di averlo imparato dalla sua mamma, ottima ristoratrice e grande esempio di una cucina tramandata con passione e rispetto.