Crema, 17 novembre 2024
(Annalisa Andreini) Ancora un altro giovane scrittore cremasco che tenta il volo.
Questa è la volta del giovane Matteo Aschedamini, classe 2004, studente universitario alla facoltà di lingue, letterature e culture straniere presso l’Università di Bergamo.
Nato e cresciuto a Crema, dove ha frequentato il Liceo delle Scienze umane.
Un ragazzo solare, pieno di passioni che sprizza energia da tutti i pori: pratica la boxe, gioca a calcio, strimpella la chitarra e fa volontariato, qualche ora la settimana, nella parrocchia della Santissima Trinità dove dà un aiut a svolere i compiti ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e delle scuole superiori.
Ma il suo cuore è stato rapito dalla penna: ecco l’esordio del suo primo libro, di narrativa, composto da ottanta racconti brevi, in uno stile a metà tra prosa e poesia.
Un libro che c’è ma... ancora non c’è: per poter pubblicare il libro infatti Matteo ha pensato di ricorrere a un finanziamento collettivo (crowdfunding), una pratica molto utilizzata dagli scrittori in erba. Un tipo di investimento diverso da quello tradizionale, in cui privati e piccole imprese possono finanziare i propri progetti con un aiuto collettivo.
Perché la scelta di racconti brevi?
“L’idea è un po’ quella di ripetere il format dei reel per accattivare. Se avessi scritto racconti di sette o otto pagine, sicuramente i miei coetanei non li avrebbero letti. L’attenzione media solitamente si ferma a un minuto circa! Ho optato dunque per qualcosa in stile Tik Tok!.”
Ecco allora l’alternarsi di racconti con tanti personaggi piuttosto originali: l’orangotango, la donna talpa, l’uomo tortora, l’oca giuliva.
Focus sui sentimenti e sulle emozioni che provano, ognuno con il proprio modo di essere, il proprio status e la reazione personale alle vicissitudini.
Tutti sullo sfondo di visioni oniriche ma anche grottesche, come farfalle distratte, rondini imbranate e lettere d’amore volanti, che a volte restano intrappolate (e non raggiungono i destinatari) e stelle che girovagano in preda al fato.
“Io ho fotografato molto le immagini - dichiara Matteo,- come esordio di stile e spesso i racconti sono correlati alle immagini e ai paesaggi fantastici e visionari”.
Come è nata questa passione?
“Dalla lettura- continua Matteo. - Leggo molto, solo l’anno scorso ho letto 220 libri e, di conseguenza, scrivo”.
Lettura e scrittura sono inevitabilmente collegate: Matteo ha curato molto il suo iter personale e letterario, come ben dimostrano le sue citazioni letterarie e considera fondamentale leggere.
“Ho cominciato circa quattro anni fa perché mi ero stancato di annoiarmi, ho così deciso di cominciare a leggere come antidoto contro la noia e da allora non ho mai smesso. Mi sono così posto l’obiettivo di leggere il più possibile. Credo inoltre che sia necessario tornare alla vera narrativa e questo vale anche per le attuali scuole di scrittura”.
Lettura, scrittura, ricerca, conoscenza continua, approfondimento: ecco i suoi punti di forza.
In attesa che venga pubblicato il suo romanzo d’esordio (deve raggiungere le 200 copie) la sua penna fantasiosa intanto continua a produrre. Collabora infatti per un quotidiano locale, uscirà a breve su una rivista letteraria un nuovo racconto (“Le montagne cigolanti”) e sta già lavorando a un nuovo romanzo dai toni surreali con protagonisti un gruppo di poeti spediti sulla Luna.
Il libro di Matteo Aschedamini è disponibile sulla piattaforma digitale della Casa Editrice Bookabook (in pre-ordine) in formato digitale o cartaceo.