Rivolta d'Adda, 22 novembre 2025
Arriva il giorno del processo per Giovanni Sgroi, ex sindaco di Rivolta d'Adda agli arresti domiciliari dal 18 maggio scorso perché accusato da quattro donne diverse di violenza sessuale mentre le stava visitando in una clinica di Pozzuolo Martesana dove lavorava come medico specialista.
Il 12 dicembre Sgroi comparirà davanti ai giudici. L'accusa nei suoi confronti è quella di violenza sessuale ed è stata avanzata da quattro pazienti diverse. Il processo si svolgerà in abbreviato, dopo che il suo avvocato Domenico Chindamo ha avanzato la richiesta di procedere con questo rito, che non prevede testimonianze, invece che con il rito immediato, richiesto dalla pubblica accusa.
"Quando il 12 dicembre saremo davanti al giudice chiederemo un rinvio - afferma l'avvocato Chindamo - perché è in atto da parte del mio cliente con il mio studio un tentativo di accordo per un risarcimento nei confronti delle quattro donne che hanno avanzato denuncia".
A che punto sono le trattative?
"Le controparti stanno valutando le offerte e spero che in tempi brevi si troverà un accordo".
Chiederete un rinvio breve?
"Vediamo che cosa ne pensa il giudice. Si andrà di certo al nuovo anno.
Ma anche se si trova un accordo economico, il processo si farà ugualmente...
"Sì, certo, ma l'eventuale condanna terrà conto di questo accordo".
Il medico è agli arresti domiciliari dallo scorso 23 maggio. Chiederete l'attenuazione della misura cautelare?
"Non è nelle nostre intenzioni".
Il processo prende in esame le accuse di quattro donne. Ma ce ne sono altre cinque.
"Quella è una parte di storia che andrà discussa a Bergamo. Per ora concentriamoci su questa".
La vicenda prende origine il 23 maggio, quando il tribunale di Milano emette un mandato di cattura nei confronti del medico Giovanni Sgroi, sindaco di Rivolta d'Adda. Le indagini della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e avviate dopo la denuncia di violenza sessuale sporta da una delle presunte vittime. A questa se ne aggiungono subito altre tre. Il prefetto di Cremona, appena saputo dell'arresto, sospende dalla carica di primo cittadino di Rivolta d'Adda il medico. Si arriva al primo interrogatorio nel quale Sgroi non risponde alle domande del giudice, salvo poi chiedere lui stesso di essere ascoltato. Al termine dell'interrogatorio il Pm chiede il rito immediato, ma l'avvocato Chindamo si oppone e chiede a sua volta il rito abbreviato,. in programma il 12 dicembre