Crema, 25 luglio 2025

In Italia cresce la preoccupazione per il virus West Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette e in grado, nei casi più gravi, di colpire il sistema nervoso centrale.

Anche nel territorio cremasco nel 2024 si sono verificati dei casi di West Nile.

A destare particolare preoccupazione è la difficoltà nel tracciare l’effettiva diffusione del virus sul territorio. La febbre da West Nile è una patologia da non sottovalutare: i casi conclamati rappresentano solo una minima parte del totale, mentre molti restano sommersi e non diagnosticati.

Nella maggior parte dei casi, l’infezione da virus West Nile decorre in modo asintomatico. Circa il 20% delle persone infette manifesta sintomi lievi, simili a quelli influenzali: febbre moderata, mal di testa, dolori muscolari, nausea, stanchezza e, talvolta, eruzioni cutanee sul tronco. Tuttavia, in circa l’1% dei casi, l’infezione può assumere una forma neuroinvasiva, interessando il sistema nervoso centrale. In questi casi compaiono sintomi più gravi come febbre alta, rigidità del collo, tremori, convulsioni, disorientamento e, nei casi più critici, paralisi. Le forme più severe, come meningite o encefalite, possono provocare danni neurologici permanenti o portare al decesso, specialmente tra le persone anziane o immunocompromesse.

I sintomi si manifestano in genere tra i 2 e i 14 giorni successivi alla puntura della zanzara infetta.

"Anche quest’anno il Partito Socialista di Crema ha effettuato un sopralluogo presso l’area dell’ex scuola di Cielle, rilevando una situazione di forte degrado e abbandono. E' presente un vasto acquitrino nelle fondamenta della struttura, che oltre a costituire un evidente esempio di degrado urbano, l’area rappresenta un serio rischio per la salute pubblica, dato l’aumento potenziale della popolazione di zanzare, possibili vettori di virus come il West Nile".

Il Partito Socialista Italiano ritiene assolutamente necessario l’avvio di un intervento di recupero dell’area ex CL dei Sabbioni. La struttura, attualmente in mano al liquidatore, potrebbe ancora essere recuperata attraverso un’adeguata pianificazione urbanistica e un accordo pubblico-privato, mantenendo la destinazione d’uso prevista dall’attuale Piano di Governo del Territorio.

L’area è fondamentale per lo sviluppo armonioso della città e potrebbe essere riqualificata in sinergia con la vicina ex area industriale ed il parco Bonaldi.

"Per questo, il PSI rivolge un appello a tutte le forze politiche del territorio, al Sindaco di Crema, ai primi cittadini dei comuni limitrofi, al Presidente della Provincia, ai rappresentanti cremaschi regionali e nazionali, nonché agli imprenditori locali al fine della creazione di un laboratorio di idee ed un tavolo di confronto per affrontare concretamente questo problema e restituire decoro, bellezza, servizi e sicurezza sanitaria alla città e all’intero territorio".