Crema News - Crema - Operazioni inesistenti per sette milioni di euro

Crema, 15 aprile 2025

La Guardia di Finanza di Cremona ha sottoposto a sequestro 14 immobili, sei autovetture, 13 conti correnti (con circa 250mila euro) e 19mila euro in contanti per un valore stimato di oltre 1.500.000 euro.

Il Gip ha ordinato il sequestro preventivo a fronte dei gravi indizi che sarebbero emersi dalle indagini sull’esistenza di una associazione per delinquere costituita da tre imprenditori edili di Castelcovati (BS) che avrebbero gestito tre società, intestate a prestanome compiacenti con sede legale presso indirizzi inesistenti di San Bassano, Crema e Pistoia, dedite all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti al fine di compensare il corrispondente credito Iva per il versamento delle ritenute Irpef e dei contributi previdenziali sulle retribuzioni degli operai edili.

Di fatto le aziende sarebbero state utilizzate quali serbatoi di manodopera al fine di fornire i lavoratori alla società vera del gruppo avente sede in Castelcovati (BS), mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, così fornendo illecitamente la manodopera in difetto delle autorizzazioni.

L’attività investigativa, nata dalle attività di controllo fiscale eseguite a carico delle due imprese di Crema e S. Bassano, ha consentito di ricostruire le condotte illecite realizzate dal 2020 in avanti. Si tratterrebbe, infatti, di fatture per operazioni inesistenti per circa sette milioni di euro, indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti per 600mila euro, illecito utilizzo di 339 lavoratori dipendenti per gli anni 2021, 2022 e 2023 e relative sanzioni amministrative per l’importo complessivo di circa 850mila euro.

Le tre imprese sono state poste in liquidazione dal tribunale di Brescia e il relativo approfondimento investigativo ha evidenziato delle condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale in relazione alla distrazione di beni aziendali che sarebbe stata messa in atto per 1.4 milioni euro; inoltre parte di tali somme sarebbe stata auto-riciclata acquistando orologi di lusso presso un’orologeria di Montecarlo.

La Procura di Brescia ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini per i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, auto-riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti inesistenti.