Crema, 12 ottobre 2024
“Una vicenda surreale quella che vede coinvolto il mio assistito”.
Lo dice l’avvocato Sergio Stravino, del foro di Napoli che, con il collega Emiliano Rossi, difende il medico bergamasco di 63 anni accusato da cinque donne di averle palpeggiate durante una visita medica in fabbrica. E anche ieri il giudice ha deciso di rinviare la sua sentenza al prossimo 31 ottobre.
Ieri si è tenuta un’altra udienza nella quale l’avvocato Sergio Stravino, nuovo legale dell’imputato, ha portato in aula una memoria scritta di venti pagine nella si dimostra l’infondatezza delle accuse delle cinque donne nei confronti del suo assistito.
L'accusato ha ribadito ancora una volta che in 23 anni di mestiere nessuna donna lo aveva mai accusato di nulla di simile e che in base a quelle accuse lui ha passato un periodo agli arresti domiciliari.
Di parere molto diverso la Pm Chiara Trebaldi che ha ripercorso la vicenda nelle testimonianze delle cinque pazienti che hanno sporto denuncia, affermando che la difesa cerca di gettare la colpa sulle vittime e chiedendo al giudice una condanna severa: cinque anni e otto medi di carcere.
Al termine il giudice ha rinviato al 31 ottobre per la sentenza.