Crema News - Crema - Bye bye Bassi Jacopo Bassi

Crema, 13 maggio 2024

Un altro addio nella compagine dell’amministrazione di Fabio Bergamaschi.

Ha presentato le dimissioni dal consiglio comunale di Crema poco fa in sala degli Ostaggi il consigliere Jacopo Bassi, esponente Pd, con un certo stupore da parte della maggioranza anche se giravano già parecchi rumors sulla sua decisione. “È un passaggio che affronto con difficoltà e pesantezza nel cuore perché - ha dichiarato Bassi - che potesse finire in questo modo l’esperienza politica nella città in cui sono nato e cresciuto è l’ultimo dei miei desideri”. 

Bassi, già capogruppo di maggioranza con sindaco Stefania Bonaldi, ha ricordato l’iter della sua carriera politica sottolineando il suo grande impegno amministrativo nell’ambito sociale e soprattutto ambientale e di sostenibilità, in cui ha competenze specifiche di un certo rilievo.

Evidenzia però, nel suo discorso, come questa sua formazione professionale non sia stata per nulla valorizzata in questo biennio amministrativo: “Non posso far altro che accettare che queste competenze non interessino alla maggioranza di cui ho fatto parte e per la quale mi sono impegnato nell’ultima campagna elettorale”. 

Il riferimento di Bassi è soprattutto verso l’ambiente e la transizione ecologica, una delle grandi sfide del nostro tempo e della nostra città. L’insoddisfazione del consigliere era nota comunque già da tempo anche in mancanza della sospirata nomina ad assessore nella giunta Bergamaschi, di nuovo frustrata alla prossima nomina del settimo assessore, che Bassi ha capito non essere lui. 

Chiude quindi la sua esperienza in consigliatura ma anche nella politica cremasca, che dichiara di amare molto ma da cui è rimasto profondamente deluso e senza stimoli: “So che il mio atteggiamento in questi due anni non è stato quasi per nulla propositivo ma accorgersi che il gruppo di cui ho fatto parte non riconosca valore nella quantità e qualità di quello che è stato il mio impegno mi ha paralizzato”.

Al suo posto arriverà Mario Tacca.

E a breve ci sarà un'altra defezione: a giugno si dimetterà Paolo Nicardi (a meno di ripensamenti).