Vailate, 05 dicembre 2024
(Gianluca Maestri) La maggioranza non cambia idea. Via la pavimentazione in cubetti di porfido, parecchio ammalorata, nel tratto di via Caimi che va dalla farmacia alla chiesa parrocchiale dove quindi arriverà l’asfalto (colorato e stampato, di ultima generazione).
La scelta, da tempo annunciata, è stata ribadita nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale con la bocciatura di una mozione congiunta presentata dall’opposizione nel tentativo di far cambiare idea all’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Trevisan.
“Per il tipo di utilizzo della strada - ha detto il primo cittadino in un passo del suo intervento - l'asfalto è la soluzione più adeguata. Per i costi di realizzazione, l'asfalto è quattro volte più economico del porfido. Per i costi di manutenzione l’asfalto è meno oneroso e richiede interventi meno frequenti. Il nuovo asfalto, colorato e stampato, preserverà il carattere storico estetico della via, migliorandone la funzionalità permette e garantendo un uso più efficiente delle risorse pubbliche”.
Secondo Pierangelo Cofferati, capogruppo della minoranza di Prima Vailate: “È emersa chiaramente una volontà, politica, di disfare ciò che è stato fatto: sistemare la via in pavé sarebbe stata la migliore soluzione, tornare all'asfalto rappresenta una regressione in termini di estetica e armonia urbana di quel tratto di centro storico”.
Secondo Piermauro Stombelli, capogruppo della minoranza di Vailate Nuovi Orizzonti, “Il centro storico deve avere un surplus, una particolare attenzione negli interventi, posto che costituisce la memoria del paese. Il problema non è di fondi, si tratta di una scelta”.
Anche il circolo locale di Fratelli d’Italia è intervenuto sulla questione all’indomani della bocciatura della mozione consiliare criticando la decisione dell’amministrazione Trevisan:
“Una decisione certamente contraria all’umore e alle aspettative della cittadinanza la quale, da nostri sondaggi, è ampiamente contro la snaturalizzazione delle forme del nostro dignitoso centro caratterizzatosi nel tempo. Un’involuzione incomprensibile”.