
Vailate, 04 luglio 2025
(Gianluca Maestri) “La coerenza? Non è per tutti”.
È quanto sostiene il coordinamento del centrodestra a proposito del nuovo capannone in costruzione in zona industriale, dietro la cascina Resega, e della posizione dell’amministrazione comunale in merito.
“Circa un anno fa - afferma il centrodestra - l'amministrazione comunale ci dava una lezione sul patrimonio paesaggistico partecipando alla mobilitazione sovra comunale contro l’ipotesi dell’arrivo di logistiche in zona-santuario di Caravaggio ma oggi, senza battere ciglio, approva l'insediamento di una logistica a Vailate consentendole una maggiore altezza di circa 5 metri oltre a quanto stabilito dal Pgt”.
Sull’arrivo del nuovo maxi-capannone Pier Mauro Stombelli, capogruppo della lista di minoranza Vailate Nuovi Orizzonti, ha presentato un’interrogazione in cui chiede se siano state affrontate le problematiche relative alla procedura di autorizzazione dell’insediamento. Per quanto riguarda l’altra lista di minoranza, Prima Vailate, “Non ci scandalizziamo in modo ipocrita per le logistiche -dice il capogruppo Pierangelo Cofferati-, ci stupiamo della disinvoltura di chi predica bene e razzola male”.
“L’area interessata - spiega il sindaco Andrea Trevisan - è stata individuata come zona di trasformazione industriale nel piano di governo del territorio approvato nel 2013. Le norme attualmente in vigore – compresa la possibilità di variare l’altezza di alcune costruzioni per motivate esigenze tecniche – sono il frutto di scelte politiche ed amministrative ben precise, compiute da chi oggi si erge a critico. È quindi paradossale che le accuse arrivino proprio da chi, all’epoca, sedeva in maggioranza e ha contribuito in prima persona all’approvazione di quegli strumenti urbanistici che oggi contesta. Se vi erano perplessità, era allora il momento di esprimerle. Farlo a posteriori, ad opera compiuta, è poco credibile e profondamente scorretto nei confronti della cittadinanza. L’amministrazione ha scelto di governare un processo già previsto e normato, chiedendo opere di mitigazione per ridurre l’impatto estetico e ambientale del nuovo insediamento, consapevole che un diniego immotivato avrebbe esposto il comune a contenziosi legali costosi e inutili. Bloccare tutto per calcolo politico sarebbe un danno per il territorio. A breve si aprirà il percorso di revisione del Pgt: sarà quella l’occasione concreta e trasparente per proporre modifiche, inserire vincoli e orientare le scelte urbanistiche dei prossimi anni. È lì che si partecipa davvero. Non a colpi di post o dichiarazioni infondate”.
Per Pierangelo Cofferati “Le favole vanno raccontate all’asilo. Il Pgt prevede un’altezza di 10,40 metri. L’amministrazione può, non deve, concedere una deroga. E il sindaco l’ha concessa”.