
Spino d’Adda, 09 aprile 2025
(Gianluca Maestri) Ricordare, comprendere, tramandare. È questo lo spirito che anima il progetto La Storia Siamo Noi–80 anni dall’eccidio di Spino d’Adda, promosso dal comune in collaborazione con Arci, Avis e Cgil Spi a cura dell’Associazione Rtb Cremona con l’obiettivo di riportare all’attenzione delle giovani generazioni una tragica pagina della storia spinese: l’eccidio del 27 aprile 1945 nel quale i nazisti fucilarono 10 spinesi. Il piccolo Piergiorgio Bruschi di soli tre mesi, figlio di una delle vittime, cadde a terra picchiando la testa a causa di una colluttazione fra sua madre, suo padre e i soldati tedeschi. Non si riprese più e morì in ospedale.
Questo progetto si basa su di un percorso storico-didattico ideato da Alceste Ferrari, Melania Manzoni e Pierluigi Tamagni con il coinvolgimento dei docenti e degli studenti di terza media dell'istituto comprensivo Luigi Chiesa.
Lunedì 28 aprile, a partire dalle 10.30 e a staffetta fino alle 12, scuole e cittadinanza saranno guidate attraverso un percorso a tappe in cui gli studenti daranno voce ai protagonisti innocenti di quei fatti: il partigiano Ferla-Garibaldi, Bartolomea Degli Agosti, moglie di Mario Bruschi, il giovanissimo Luigi Chiesa ed Omero Fraschini. Le vicende delle dieci vittime dell’eccidio si incrociano a quelle dell’intera comunità e vengono narrate in prossimità dei luoghi in cui si sono svolte, per creare un’esperienza emotiva e coinvolgente.
In fase preparatoria si è tenuto un incontro con la giornalista di Mediaset Giuliana Grimaldi con cui gli studenti hanno esplorato alcune caratteristiche del lavoro sulle fonti e della rielaborazione ai fini della notizia e poi in gruppi hanno lavorato come reporter in presa diretta e redazione giornalistica, creando diversi output. L’obiettivo è stato quello di avvicinare il passato al vissuto dei ragazzi, rendendo la storia non un semplice elenco di date ma un’esperienza emotiva e diretta.
Con questo progetto il comune di Spino ed i suoi partner vogliono umanizzare gli eventi storici, coinvolgere emotivamente i partecipanti e trasmettere la memoria attraverso storie individuali, rendendo la storia viva e presente.
“Ricordare l’eccidio del 27 aprile 1945 - commenta l'assessore alla cultura Marco Gobbo– significa non solo onorare la memoria delle vittime ma anche offrire alle nuove generazioni l’opportunità di comprendere e mettere mano a tristi episodi che hanno interessato il nostro paese. La Storia Siamo Noi è un progetto che unisce rigore storico, partecipazione attiva e coinvolgimento emotivo: è storia che prende voce e corpo grazie agli studenti e ai collaboratori. Come amministrazione, crediamo fermamente nella necessità di tramandare questi valori con strumenti educativi innovativi e profondamente umani”.