Pandino, 19 dicembre 2024
(Gianluca Maestri) “Incapace”.
Così il gruppo di minoranza Uniamo Pandino definisce la gestione dell’Asm, la municipalizzata del comune, da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Piergiacomo Bonaventi, del quale vengono chieste le dimissioni. Questo alla luce dell’ennesimo terremoto aziendale che risale alle scorse ore con le dimissioni, a soli tre mesi dall’insediamento, del presidente Lorenzo Mascherpa e del consigliere Giordano Zilli, entrambi incaricati dalla maggioranza, che determinano la decadenza dell’intero consiglio d’amministrazione e quindi anche di Michele Cicchetti, espressione di Uniamo Pandino, dalla carica di consigliere. Una scelta che secondo la maggioranza è stata concordata per dare la possibilità al sindaco di optare per una gestione più snella di Asm attraverso la figura dell’amministratore unico nel momento più delicato della sua storia.
“Nonostante si siano susseguite diverse figure alla guida della municipalizzata -dice il capogruppo consiliare di Uniamo Pandino Luigi Galimberti- il piano d’azione e di rilancio, più volte da noi stimolato e richiesto, non è mai arrivato a destinazione. Ciclicamente chi s’insedia poi si dimette: siamo proprio sicuri che sia sempre colpa dell’amministratore o del presidente di turno, che ricordiamo si susseguono dal 2019? Quella di Asm è una situazione di crisi conclamata da anni ma che non ha visto nessuna riunione e nessun contatto con i dipendenti da parte dell’assessore al bilancio Francesco Vanazzi, nessun contributo concreto da parte del comune. Durante la conferenza dei capigruppo tenutasi martedì sera il sindaco Bonaventi ha dichiarato che ci sono solo 30mila euro in cassa a fronte di richieste di pagamento per 100mila euro ma che attraverso un nuovo strumento chiamato di composizione negoziata per insolvenza si eviterà la crisi: di fatto, però, la crisi è già aperta e conclamata, anzi è già una vera e propria emergenza. Non solo, sempre durante l’incontro dei capigruppo abbiamo appreso della scelta autoritaria dell'amministrazione di procedere con la nomina di un amministratore unico nonostante la fallimentare esperienza precedente. In campagna elettorale abbiamo più volte sollevato la questione Asm. La maggioranza ha sempre nascosto la polvere sotto al tappeto dicendo che eravamo noi a fare terrorismo psicologico ma il problema è sotto gli occhi di tutti: ci sono trenta dipendenti con le relative famiglie la cui situazione è in bilico e il cui posto di lavoro va tutelato. La piscina Blu Pandino (l’asset critico di Asm) -conclude Galimberti- è un patrimonio della nostra comunità e noi di Uniamo Pandino non resteremo spettatori di questa gestione incapace: chiediamo il commissariamento di Asm e le dimissioni del sindaco Bonaventi”.