Pandino, 10 aprile 2025 

(Annalisa Andreini)  Un tuffo nel Medioevo quello di domenica scorsa nella suggestiva cornice del Castello di Pandino. Storia, cultura, tradizioni, racconti, musica e buon cibo.

Il titolo dell’iniziativa piuttosto intrigante, Gli ozi dei Visconti, organizzato e curato dalla Pro loco cittadina ha creato una giornata totalmente immersa nella magia del Medioevo.

L’iniziativa, ben riuscita e patrocinata dal comune di Pandino, ha visto anche la collaborazione dell’associazione culturale Informamusica (presieduta da Roberto Moreni) e dall’associazione Pianura da scoprire. 

Per tutto il giorno è stato possibile visitare il castello ma anche assistere ad alcune conferenze tematiche. Gabriella e Pietro Barni hanno parlato dell’educazione di una moglie adolescente, Matteo Marni ha trattato la tematica musicale di trombetti, musici, cacce e ballate e, infine, Beatrice del Bo (docente di storia medievale presso l’Università di studi di Milano) ha incuriosito molto i presenti parlando di banchetti e veleni all’età dei Visconti. 

Poi la magia della sera è scesa sul castello al momento del banchetto medievale, ricostruito alla perfezione con tanto di vestiti d’epoca medievale lombarda, grazie alla presenza dei rappresentanti dell’associazione Civitas Viscontea di Pagazzano e di Maximiliam Montrone della Confraternita del Dragone.

Il menu ha rispettato in modo autentico le ricette declamate e descritte ai presenti da Vittore Melleri, direttamente da antichi libri.

Una lunga tavola imbandita in stile medievale con piatti di ceramica e brocche e un servizio impeccabile da parte di tanti volontari della Pro loco di Pandino, capitanata magistralmente da Margarita Moron. Dal suo ingresso nella realtà culturale cittadina la giovane presidente si è focalizzata sulla valorizzazione di un iter di studio e di ricerca dedicato al periodo medievale del castello pandinese, il vero core business per il turismo territoriale.

La cena medievale, a cui ha collaborato con Elisabetta Carli, esperta di cucina medievale, ha previsto diverse portate: dall’insalata iniziale( per aprire lo stomaco come si usava ai tempi) alla zuppa di fagioli e carne di maiale, dalle lasagne allo zafferano e spezie (senza pomodoro perché non era ancora stata scoperta l’America) al brodetto saracenico (una sorta di stufato di pollo e frutta fresca e secca) per poi terminare con la  casciata (una torta salata con farcia di ricotta e lardo profumata alla cannella) e la tipica torta balconata (con più strati di pasta frolla senza zucchero, latte alle mandorle e uvetta, datteri freschi e frutta secca) accompagnata dall’ippocrasso, un vino speziato. 

Ricette che hanno rispettato le abitudini quotidiane dell’epoca che prevedevano una forte preponderanza di spezie e il caratteristico gusto agrodolce, che poi si ritrova in diversi piatti cremaschi.

A completare la scenografia della serata la musica dal vivo del Duo In Itinere musica medievale con Bertino Chiari( polistrumentista) e Chiara Mojana( musicologa).