
Casale Cremasco, 9 aprile 2025
(Niall Ferri) La mancata adesione da parte del comune di Casale Cremasco-Vidolasco alla Cer Palate e Fontanili promossa da Consorzio.it fa discutere.
La decisione da parte del sindaco Antonio Grassi di prendere tempo e posticipare l’ingresso nella Comunità energetica in questione per approfondire “ogni aspetto della questione” in modo da evitare di compiere “scelte affrettate che potrebbero rivelarsi inefficaci o dannose” è stata resa nota qualche giorno fa in un comunicato diramato dallo stesso primo cittadino il quale ha spiegato dettagliatamente le ragioni della sua reticenza. Una posizione cauta, che però non ha convinto tutti. Secondo alcuni cittadini, il rischio, denunciano alcuni residenti, sarebbe quello di lasciarsi sfuggire un’opportunità: attingere ai fondi del Pnrr per realizzare impianti fotovoltaici capaci di alimentare l’intera Cer. E mentre il comune temporeggia, alcuni cittadini di Casale hanno già deciso di salire a bordo del “treno”. “Non entriamo nel merito del dibattito interno a Casale – spiega Bruno Garatti, amministratore delegato di Consorzio.it – che ha legittimamente deciso di attendere e valutare. Sappiamo però che diversi residenti del comune hanno chiesto, e ottenuto, di aderire alla Cer”. Intanto, i consigli di amministrazione della Comunità sono già operativi e si lavora alla progettazione degli impianti, che dovrebbero entrare in funzione tra il 2025 e il 2026. Ma, precisa Garatti, “i primi incentivi pensiamo di riceverli già quest’anno”. Nel frattempo le adesioni continuano a crescere e si avvicinano alla soglia delle duemila unità. “Crediamo che questa sia la Comunità Energetica più grande d’Italia – conclude Garatti – e il numero continua a salire, sulla scia del forte interesse emerso in tutte le assemblee. Ora non resta che mettere in campo la progettualità e alimentare gli impianti che daranno energia alla Cer”.