
Dal territorio, 09 agosto 2023
"Zittite quel gallo".
In sintesi questa la richiesta di una persona che da tempo viene svegliata dal canto del gallo. Alle 4 del mattino. Anche di domenica.
La vicenda finirà in tribunale perché il disturbato vorrebbe poter dormire. E insieme a lui anche le persone che abitano vicino a dove canta il gallo. Questa persona però è più decisa delle altre perché non ha lasciato perdere, nonostante burocrazia e spese.
Tutto nasce quattro anni fa, quando l'uomo si presenta dal sindaco con tanto di certificazione del rumore notturno del gallo, che arriva anche a 70 decibel (equivalente al tono di voce alto di una persona che conversa, che di notte si sente molto) e il primo cittadino ci mette una parola buona e la questione finisce lì. Poi il sindaco cambia e arriva un altro gallo che riprende a cantare alle 4 del mattino. Il disturbato rifà lo stesso iter, ottiene a sue spese una perizia che misura l'intensità del chicchirichì e si porta dal nuovo primo cittadino che, contrariamente dal suo predecessore, non fa nulla. Di qui la decisione di rivolgersi alla magistratura per far ristabilire l'ordine del sonno. La persona disturbata ammette di non avere nulla contro il gallo, che fa il suo mestiere, ma ha qualche rimostranza con chi lo tiene in paese, permettendogli di dare la sveglia tutti i giorni, alle 4 del mattino...