Crema News - Dal territorio - C'è la peste suina africana Il dottor Maurilio Giorgi

Dal territorio, 25 luglio 2023

La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale dei suini e cinghiali selvatici che causa un'elevata mortalità in queste popolazioni. Il virus che la provoca è innocuo per l'uomo, ma la sua diffusione può generare situazioni di estrema gravità su altri piani – sebbene non attinenti alla salute umana - di interesse collettivo: le aree interessate da focolai possono subire notevoli danni in termini economici a causa dell’elevatissima mortalità dei suini negli allevamenti contagiati, delle conseguenti restrizioni alla movimentazione e commercializzazione di maiali e loro prodotti, nonché del costo delle misure di controllo e di biosicurezza. Al momento, non esistono vaccini, quindi è importante un’adeguata ed efficace attività di monitoraggio e prevenzione.

“Un’epidemia di PSA – dichiara Maurilio Giorgi, Direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza Alimenti di Origine Animale di ATS Val Padana - può avere effetti così devastanti che la prevenzione, l’individuazione e la segnalazione risultano fondamentali per arginare questa malattia, mortale per i suini, oltre che rovinosa per il comparto agroalimentare legato all’intera filiera suinicola. Oltre all’azione intersettoriale di controllo e monitoraggio di tutti i comparti coinvolti, primo fra tutti quello veterinario, un ruolo fondamentale per la tutela del settore lo riveste la comunicazione, che deve raggiungere non solo allevatori e operatori di settore, ma anche la cittadinanza e le istituzioni, a partire dai comuni e dalle forze dell’ordine, per condividere possibili azioni e divulgare le corrette informazioni. La PSA non è un problema di un singolo ambito specifico, ma del sistema Paese e quindi di tutti i cittadini.”

“Al riguardo – conclude Giorgi - in considerazione del ruolo che il cinghiale selvatico può avere nella diffusione della malattia e della necessità di intercettare tempestivamente eventuali soggetti malati o deceduti per PSA (gli esperti parlano di “diagnosi precoce”), si ricorda che qualsiasi cittadino, in particolare cacciatori ed escursionisti, può segnalare agli organi preposti - Polizia Provinciale o Dipartimento Veterinario dell’ATS - la presenza di cinghiali morti o moribondi per cause ignote o per incidente stradale, al fine di consentire il recupero dell’animale e/o la raccolta degli opportuni campioni per gli accertamenti diagnostici in condizioni di biosicurezza.”

Venendo alle casistiche confermate sul territorio regionale e nazionale, il primo e il secondo caso di PSA in Lombardia sono stati rilevati in carcasse di cinghiali a giugno, ma la malattia è presente nelle regioni Piemonte e Liguria da gennaio 2022, nel Lazio da maggio 2022, in Calabria e Campania da maggio 2023.