Crema, 08 novembre 2024
Si è concluso nei giorni scorsi uno dei progetti rientranti nel Piano estate, che l’Istituto Sraffa ha programmato la scorsa primavera. Venti studenti delle classi del triennio dell’indirizzo tecnico turistico, hanno prima tradotto dall’italiano all’inglese i contenuti delle video-interviste relative alla Casa di Camperia di Crema, già realizzate nell’ambito di un precedente progetto Pnrr Dispersione lo scorso anno e caricate sul canale YouTube Incroci d’acqua a Crema, rendendole così fruibili anche a un pubblico internazionale e poi sono stati impegnati in un percorso di approfondimento sull’area delle Tombe Morte di Genivolta, dove il Canale Vacchelli.
“In questa località l’incrocio di acque, leitmotiv e titolo dei due progetti, è percepibile nella sua spettacolare suggestione con il Naviglio Civico della città di Cremona, il Naviglio Grande Pallavicino e il canale Vacchelli che si incrociano ripetutamente – commenta il professor Alessandro Carelli, che con le colleghe Manuela Di Bernardo e Alice Piacentini ha coordinato le attività – in un intrico di giochi d’acqua che ancora oggi stupiscono per la sapiente progettazione di ingegneria idraulica che li ha generati”. Grazie a una convenzione stipulata tra l’Istituto Sraffa e il Consorzio Irrigazioni Cremonesi, e grazie alla disponibilità del suo direttore, l’ingegner Luca Milanesi, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere in modo più approfondito un aspetto peculiare del territorio, comprendendo maggiormente l’importanza e la funzione delle acque del canale Vacchelli, per le campagne cremasche e cremonesi, ma anche come scenario per itinerari cicloturistici. Tra i momenti più interessanti, il sopralluogo nell’area delle Tombe Morte, con gli studenti partecipanti guidati dal direttore Milanesi, che ha consentito la realizzazione di un breve trailer che sarà prossimamente online per diffondere, a livello turistico, le caratteristiche di un luogo, crocevia non solo di acque, ma anche di percorsi ciclabili che collegano i fiumi Adda, Serio e Oglio.
Al progetto ha partecipato anche Raffaele Cotugno, pilota UAS (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) che già in passato aveva collaborato con l’Istituto Sraffa, per un’altra iniziativa realizzata dalla sede Marazzi, grazie al quale è stato possibile realizzare suggestive immagini aeree con l’ausilio del drone.