Dal territorio, 14 settembre 2024

(Annalisa Andreini) Parola di Finger food.

Ormai spopolano sulle tavole di aperitivi, buffet e happy hour. In tanti pensano che sia un’invenzione moderna degli attuali banchetti.

Ma non è così.

I finger food sono piccole preparazioni che si possono mangiare con le mani o meglio in un solo boccone: crude e cotte, calde e fredde, salate e dolci. Piccole monoporzioni e invitanti bocconcini che lasciano libero spazio alla fantasia e alla creatività degli chef: piccoli tramezzini, tartellette, spiedini gourmet, mini quique farcite, piccoli cestini con verdure pastellate, mini sandwich e mini hamburger, polpettine e crocchette con varie salse, eleganti ciotoline di insalate, pasta e riso o pinzimonio e tutta la serie della pasticceria salata. 

Del resto l’abitudine di mangiare con le mani si perde nella notte dei tempi a cominciare dagli antichi Romani. Ma l’idea di servire dei bocconcini gustosi abbinata a una bevanda alcolica è tipica del proibizionismo tra il 1919 e il 1933, in particolare negli speakeasy, i famosi locali clandestini dell’epoca, in cui si serviva l’alcol in modo illegale e si doveva parlare piano per evitare risse. Piccoli bocconi, che si potevano consumare facilmente in piedi in quei locali affollati che avevano un duplice scopo: agevolare il servizio dei camerieri ed evitare che i clienti bevessero troppo a stomaco vuoto.

Nel febbraio 2002, in occasione dell’Expo-Gast di Salimburgo, fu chiesto alle squadre dei vari Paesi di creare delle piccole porzioni da mangiare con le dita. Ed ecco nati i finger food. 

Oggi devono seguire delle regole ben precise: una presentazione molto curata (che comprende anche gli eventuali supporti, come piattini e ciotole), colori sgargianti e tre ingredienti che possono seguire la logica del contrasto o dell’analogia.

La moda è anche quella di personalizzare i finger e di caratterizzarli in base al territorio: diventano così dei local finger food.

Come? 

Utilizzando i formaggi, i salumi, le verdure e gli altri prodotti tipici e coniugandoli alla creatività e ad una sinergia di sapori in un solo boccone.