Rivolta d'Adda, 26 maggio 2025
"Stiamo ancora studiando la strategia perché abbiamo avuto accesso solo a una parte della documentazione e preferisco vedere tutto quel che c'è da leggere e poi decidere sulla strategia da adottare.
Lo afferma l'avvocato Domenico Chindamo che difende Giovanni Sgroi, arrestato giovedì pomeriggio con l'accusa di violenza sessuale su quattro pazienti, dopo un'indagine svolta dai carabinieri e lunga 13 mesi, dalla data della prima denuncia, depositata a Milano da una paziente di Sgroi, una giovane di 23 anni. Nel corso dell'indagine altre tre pazienti hanno confermato ai carabinieri di essere state oggetto di attenzioni non richieste e che andavano ben al di là della mansione di medico messe in atto da Sgroi durante le visite nella clinica di Pozzuolo Martesana.
"Devo parlare con il mio assistito - riprende l'avvocato - e gli darò dei consigli su come comportarsi durante l'interrogatorio che è in programma oggi alle 12.30 e sarà sostenuto dal Gip Sara Cipolla".
L'avvocato non lo dice apertamente, ma suggerirà a Sgroi di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Chiederà l'attenuazione dell'ordinanza di arresti domiciliari per il suo assistito?
"Non subito. prima vogliamo avere ben chiaro quanto è scritto negli atti. Penso comunque che a breve la presenteremo, motivandola compitamente".
In questa fase il medico ha respinto tutte le accuse, ritenendosi innocente.
Tuttavia, già venerdì il prefetto lo ha sospeso dal suo ruolo di primo cittadino, passando le funzioni di amministrare il paese alla vice sindaco Marianna Patrini.