Pandino, 26 dicembre 2024
(Gianluca Maestri) “Siamo al top delle tasse”.
La frase pronunciata lunedì mattina in consiglio comunale da Luigi Galimberti, capogruppo della minoranza di Uniamo Pandino, non suonava come un complimento ma come una critica, severa, verso l’amministrazione di centrodestra, accusata di avere, in questi anni, alzato al massimo livello consentito la pressione fiscale per quel che riguarda addizionale Irpef (allo 0,8%) e Imu (10,6 per mille come aliquota più alta).
Proprio di queste due imposte si è parlato all’inizio della seduta consiliare prenatalizia con l’approvazione delle aliquote 2025 che, come ha detto nella sua presentazione l’assessore al bilancio Francesco Vanazzi, per il prossimo anno restano invariate.
Annunciando il voto contrario di Uniamo Pandino (favorevole invece quello della maggioranza) Luigi Galimberti ha parlato anche della necessità che il comune abbia un piano strutturato per il recupero dell’evasione: “Perché la scarsa capacità di riscossione lo obbliga ad accantonare somme nel fondo crediti di dubbia esigibilità che sottrae fondi a servizi e investimenti”.
A replicare è stato Vanazzi stesso: “Come aliquote Pandino non si discosta particolarmente dalle situazioni che l’Anci prospetta per i comuni. Non ci sentiamo di aver fatto nessun tipo di azione eccessiva, è semplicemente una questione di non voler tagliare dei servizi. Quanto al recupero dei crediti, ci stiamo muovendo ma è un’attività che non dà risultati nell’immediato e fare previsioni oggi è molto aleatorio”.