Pandino, 04 ottobre 2024
(Gianluca Maestri) Minoranza irrispettosa e impreparata.
Il gruppo di maggioranza di centrodestra Insieme per Pandino replica alle accuse di brancolare nel buio mosse dall’opposizione a sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza all’indomani del consiglio comunale del 30 settembre.
“Il comportamento di Uniamo Pandino – spiega l’assessore al bilancio e lavori pubblici Francesco Vanazzi in veste di portavoce della maggioranza - ha ancora una volta dimostrato una mancanza di rispetto per le norme regolamentari: nessuna interrogazione formale durante la riunione dei capigruppo ma una serie di domande su questioni non pertinenti all’ordine del giorno, disattendendo così il corretto iter consiliare".
C'è stato un ulteriore segno di impreparazione degli avversari, secondo Insieme per Pandino: “Invece di contribuire costruttivamente alla discussione sulle linee programmatiche, i consiglieri di Uniamo Pandino hanno iniziato a leggere i punti del loro programma elettorale, come se la campagna fosse ancora in corso. È importante sottolineare – aggiunge Vanazzi - come il consiglio comunale sia il luogo per lavorare in modo concreto e propositivo per il bene della comunità, non per riproporre slogan o promesse elettorali. Questo atteggiamento, oltre ad essere fuori luogo, ha dimostrato un’incapacità di riconoscere il momento e la serietà del dibattito istituzionale”.
Scontro anche sulle proposte relative al sociale. “La minoranza –prosegue Vanazzi- ha detto che mancavano riferimenti a specifici enti territoriali ma va ricordato che i servizi sociali a Pandino sono ben funzionanti, supportati da collaborazioni con associazioni locali per la consegna dei pasti e il trasporto dei disabili. Le persone indicate nel piano programmatico sono quelle che quotidianamente si rivolgono agli sportelli comunali per ricevere assistenza e contatti importanti, come quelli con la Rsa di Pandino per il servizio di Rsa Aperta e l’Adi, sono già stati avviati rappresentando punti di forza per la comunità”.
Indice puntato anche contro Erica Zaneboni, consigliere di Uniamo Pandino: “Con il suo intervento sulla Consulta Giovani dimostra di non aver ancora compreso che il suo ruolo non è quello di essere uno strumento nelle mani del consiglio, ma di operare in autonomia, secondo quanto previsto dal suo statuto”.
Infine la maggioranza risponde all’accusa di gran silenzio da parte dei suoi componenti quando è stato il momento di rispondere alle domande della minoranza. “Forse – conclude Vanazzi - ciò che Uniamo Pandino intende per silenzio è semplicemente l’aver scelto di non alimentare le provocazioni della stessa consigliera Zaneboni. Emblematico, in tal senso, è stato l’episodio in cui ha cercato di mettere in difficoltà il consigliere Alessandro Trotta chiedendo interventi su tematiche relative alle politiche giovanili pur sapendo benissimo che lui detiene altre deleghe”.