Dal territorio, 18 ottobre 2025

In questi giorni, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cremona, in collaborazione col Nucleo Carabinieri Forestale di Crema, ha concluso una mirata attività finalizzata ad accertare la coltivazione e il commercio di esemplari di Giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes), una specie aliena invasiva di rilevanza unionale, considerata tale in tutto il territorio dell’UE, la quale risulta essere pericolosa per gli ecosistemi acquatici.

I militari, per mezzo di una specifica azione investigativa e con i necessari accertamenti presso la sede produttiva dell’azienda coinvolta, hanno ricostruito l’intera attività illecita, deferendo il titolare dell’impresa agricola.

Durante le operazioni di polizia sono stati sequestrati circa 500 esemplari di Giacinto d’acqua presso la sede dell’impresa sottoposta alle indagini. I militari per evitare l’ulteriore diffusione della specie nell’ambiente, anche accidentale, sono stati in grado di rintracciare e acquisire una parte delle piante poste in commercio, comminando 14mila euro di multe agli incauti acquirenti.

Il Giacinto d’acqua, specie originaria del Sud America, risulta essere responsabile, anche nel territorio nazionale, di vere esplosioni di popolazione, con una proliferazione incontrollata all’interno dei bacini idrici interni, delicati ecosistemi, veri e propri “scrigni” di biodiversità, dei quali vengono gravemente danneggiate la flora e la fauna.

La diffusione delle specie aliene invasive, si stima siano circa 12mila nell’Unione Europea, è sicuramente favorita dai cambiamenti climatici che incidono negativamente sulla biodiversità degli ecosistemi. Alla luce di questi fatti, le autorità pubbliche sono corse ai ripari regolandone l’coltivazione, la vendita e la stessa detenzione.

I cambiamenti climatici, e i problemi sanitari che ne derivano, obbligano l’UE e i Paesi membri a costanti aggiornamenti normativi.