Crema, 06 dicembre 2024
Dodici giovani, undici di nazionalità romena, di età compresa tra i 19 e i 28 anni e un 39enne albanese, sono stati denunciati dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.
Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato e in parte hanno restituito agli aventi diritto è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni e un ingente quantitativo di fitofarmaci rubati a Caldiero (Verona) ai danni del Consorzio Agrario. Presso uno dei tre immobili dove i giovani abitavano saltuariamente, tutti in provincia di Cremona, perquisito dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda con i colleghi cremonesi, sono stati trovati arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere ivi compresa una macchina sguainatrice per cavi in rame e acciaio e della documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.
Con una indagine durata circa tre mesi i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda sono riusciti a denunciare dodici persone che fanno parte di questa banda specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzature da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori. Le indagini condotte dai militari dell’Aliquota Operativa sono cominciate nei primissimi giorni di ottobre 2024 quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro in tre giorni diversi sono stati denunciati il furto di sei impianti di guida satellitare da altrettanti trattori agricoli. In pratica si trattava di guide satellitari, ossia guide parallele, che vengono utilizzate durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi molto costosi che manovrano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro.
L’analisi delle riprese di video sorveglianza e di lettura targhe riprese, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di individuare i dodici malviventi poi denunciati che si muovevano indisturbati con i loro mezzi, oltre che nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino, anche in località compatibili con altri tredici razzie avvenute negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi.