La seduta consiliare di approvazione del nuovo Pgt
Cremosano, 25 novembre 2025
(Gianluca Maestri) Con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario della minoranza il consiglio comunale, nella sua ultima seduta, ha approvato il nuovo piano di governo del territorio redatto dallo studio dell’architetto Paolo Monaci (presente in aula con la collaboratrice, l’urbanista Livia Severgnini).
Sei le osservazioni arrivate per questo piano, più le prescrizioni di Provincia ed Ats Valpadana. Ben tre osservazioni vertevano sulla viabilità e precisamente sulla questione del punto in cui –siamo in centro al paese - la Sp2 forma una strettoia con tutte le conseguenze e le pericolosità del caso visto il quotidiano volume di traffico di questa strada.
Il nuovo Pgt riconferma la possibilità per il comune di Cremosano di acquisire due immobili che danno sulla strettoia in vista di un loro futuro abbattimento al fine di allargare la carreggiata. Secondo i firmatari delle osservazioni (due delle quali presentate da privati ed una dal gruppo di minoranza Vivi Cremosano, che ha anche lamentato una carenza dell’iter partecipativo del piano) l’allargamento della carreggiata potrebbe però essere controproducente, incrementando la velocità dei veicoli in transito e non solo: meglio soluzioni a basso impatto di mitigazione della velocità stessa, magari decise dopo un confronto con la popolazione. “L’allargamento della strada –ha ipotizzato Manuel Pellini, capogruppo di Vivi Cremosano- potrebbe creare un potenziale danno ai residenti perché potrebbe portare ad un deprezzamento delle case in questa via”. “Se la strada venisse allargata verrebbe realizzato un marciapiede e chi risiede sulla parte destra della via Treviglio potrebbe arrivare in piazza Garibaldi in sicurezza. Ciò non creerebbe problemi ad eventuali vendite delle case in questa zona. E comunque siamo sul piano dell’indicazione, non del vincolo”. Respinte le tre osservazioni riguardanti le viabilità ed anche una quarta riguardanti delle aree di lottizzazione residue, il consiglio comunale ne ha accolto due, dando il via libera a coltivazioni di funghi indoor in immobili però esistenti, non di nuova costruzione.