Crema News - Agnadello - Calderara e Maffioletti contro il Bonus Tari Giovanni Calderara e Giuseppe Maffioletti

Agnadello, 15 giugno 2025

(Gianluca Maestri) Giovanni Calderara e Giuseppe Maffioletti, consiglieri comunali della minoranza di Agnadello Attiva, contestano il bonus Tari introdotto dall’amministrazione comunale per agevolare le utenze non domestiche della tassa sui rifiuti 2025 di Agnadello. Non solo. I due esponenti dell’opposizione puntano il dito contro il sindaco Stefano Samarati per aver preso posizione, in consiglio comunale, contro l’aumento di sei euro a utenza, deciso dal governo, per finanziare il bonus Tari nazionale per famiglie meno abbienti.

“Il sindaco di Agnadello - afferma Calderara - mette le mani avanti sulla tariffa Tari 2025 scaricando sull’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, di nomina governativa) l’aumento di sei euro annui applicato a tutte le utenze Tari, indistintamente. In realtà l’aumento è una derivazione di un provvedimento del governo in carica, firmato, tra gli altri, anche dal ministro leghista (come Samarati) dell’economia Giancarlo Giorgetti (Lega) il quale non ha evidentemente chiesto il parere al nostro sindaco prima di decretare in materia. Nella sua breve ma intensa attività amministrativa Samarati ha fatto molto peggio aumentando, spesso a dismisura, tutte le tasse e le tariffe comunali e ora contesta la perequazione dei sei euro decisa da Arera. In realtà la contestazione non è farina del suo sacco ma è copiata dal comunicato che la Lega ha fatto circolare ad aprile”.

Quanto al bonus Tari comunale (stanziati 7000 euro complessivi), Calderara – e con lui Maffiolletti - lo boccia: “Parrebbe quantomeno contraddittorio annunciare un impegno al rilancio dell’economia locale stanziando una somma di 7000 euro all’interno di una partita economica del valore superiore a 400mila euro annui. La sensazione è che si vogliano mantenere agevolazioni specifiche per finalità clientelari, più che per una reale funzione di rilancio dell’economia locale, ancor meno per aiutare le famiglie economicamente fragili per le quali ci sono i fondi statali generati dai 6 euro di aumento per ciascuna utenza introdotto dall’Arera”.

Il sindaco Samarati si riserva di replicare.