Crema, 04 luglio 2023
Afm (Azienda farmaceutica municipale) è un’azienda pubblica che ha chiuso il bilancio del 2022 con un utile di 236.009 euro. Negli anni che vanno dal 2018 al 2021, anni di covid, di crisi energetica e di guerra in Ucraina, i bilanci di Afm si sono chiusi con utili rispettivamente di 302.159; 229.199; 219.945; 206.618 euro. Un totale di 1.193.930 euro di utili in cinque anni di gestione che hanno visto Antonio Geraci coinvolto in qualità di consigliere fino al 2022 e di presidente dal 2023.
A questi numeri si dovrebbe aggiungere un ulteriore importo che, contato al ribasso, potrebbe essere stimato in altri 600mila euro complessivi, ossia circa 120mila euro l’anno derivanti dalla scontistica attuata da Afm in favore della fascia più anziana della cittadinanza. Uno dei tanti servizi svolti da AFM. E’ bene ricordare che gli utili prodotti da Afm vengono interamente versati, al netto delle riserve di gestione, nelle casse del comune di Crema.
"Se sotto il profilo del conto economico i numeri dicono che Afm gode di una solida e consolidata stabilità - dice il presidente Geraci, - sotto il profilo patrimoniale ci preme segnalare come tutti i principali indicatori, ossia il valore delle licenze di avviamento, il patrimonio immobiliare e il cash flow di Afm siano, negli anni che vanno dal 2018 al 2022, costantemente in attivo; ovvero contribuiscano alla crescita del patrimonio complessivo di Afm, nel tempo".
Il consigliere Beretta propugna da sempre la questione dell’opportunità della vendita delle farmacie comunali a privati e punta l'indice sulla mancata edificazione della sede in via Samarani.
"Per quanto riguarda la vicenda dell’immobile di via Samarani - replica Geraci, - per il quale sono stati avviati due procedimenti di gara, uno che ha riguardato la progettazione e uno che ha riguardato la ristrutturazione, vorremmo ricordare a Beretta che né l’attuale CdA né quello precedente hanno mai ricevuto il mandato consiliare di spostare la farmacia di Crema Nuova. E che l’eventuale vendita del terreno, liberato da un immobile fatiscente, ereditato da precedenti amministrazioni, non è in programma e potrebbe solamente rientrare in una delle possibili ipotesi da valutare. Ipotesi che potranno essere valutate, insieme all’amministrazione e, perché no, anche coinvolgendo la minoranza, quando sarà più chiaro per tutti qual è il futuro della casa di comunità che trova in via Gramsci, ossia a pochi passi da via Samarani".
In merito alla richiesta di vendita delle farmacie comunali, la tesi di Beretta è molto semplice: "Con il ricavato della vendita delle farmacie si potrebbero azzerare mutui contratti dal comune per un pari importo pari al ricavato e gli interessi in conto capitale che il comune paga sarebbero superiori a quanto è il bilancio positivo annuale delle stesse farmacie".