Dal territorio, 21 maggio 2024

Cambia il capo d'imputazione e probabilmente anche il rito del processo.

Alessandro Zenucchi, 57 anni, non è più imputato di omicidio volontario nei confronti della moglie Rossella Cominotti, 53 anni, uccisa il 1° dicembre in una camera d'albergo in Liguria, all'Antica Locanda Luigina, a Mattarana, ma di omicidio del consenziente.

"Si tratta di un'accusa del tutto diversa - precisa Alberto Rimmaudo, avvocato di Zenucchi che fin dalla prima ora aveva sostenuto questa tesi. - Il mio assistito ha sempre detto la verità e cioè che lui e sua moglie avevano deciso di farla finita insieme, dopo la delusione dell'edicola acquistata a Bonemerse. Ma dopo aver ucciso Rossella, lui aveva tentato di farla finita tagliandosi e le vene, senza però riuscire a morire".

Cosa cambia dal punto di vista processuale?

"Molto direi. Per esempio, per omicidio volontario la pena prevede anche l'ergastolo, mentre per questo capo d'imputazione si va da sei a 15 anni".

E' stato fissato il procedimento?

"Sì, il giudice ha stabilito la data: si andrà in corte d'Assise il 9 settembre a La Spezia".

Quale rito è stato scelto?

"Per il momento il rito ordinario, ma io e il collega della controparte ci stiamo accordando per chiedere di celebrare il processo con il rito abbreviato o il patteggiamento".

Il che significa che il processo potrebbe farsi prima dell'estate e con un ulteriore sconto di pena di un terzo.

Come sta Zenucchi?

"Direi meglio. E' nel carcere di la Spezia e da qualche settimana ha cominciato a lavorare. Da tempo è stato tolto dall'isolamento e messo in cella con altri detenuti. Non è più guardato a vista".