Crema News - Dal territorio - Se mezzo miliardo vi par poco...

Dal territorio, 04 settembre 2024

Almeno mezzo miliardo di euro (la cifra è stimata al ribasso) di evasione fiscale in provincia di Cremona.

In pratica è come se ogni cittadino cremonese, compresi i neonati, evadesse circa 1500 euro all'anno. Soldi che di fatto vengono sottratti ai servizi di pubblica utilità, al sostegno dei più bisognosi, all'istruzione, alla sanità e al decoro cittadino. Questo il dato calcolato da Elio Montanari, professore e ricercatore del dipartimento di economia dell'università di Messina, che ha basato i suoi calcoli sui dati ufficiali rilasciati dal Ministero dell'economia e finanza. Dai dati ministeriali emerge che in tutta la provincia sono poco più di 266mila i contribuenti (lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, imprese) e la somma delle loro dichiarazioni ammonta a 6,4 miliardi di euro.

Gli evasori a livello italiano hanno sottratto alle casse pubbliche dichiarazioni per oltre 83 miliardi, cifre da capogiro, che potrebbero ben coprire i costi di più di una legge finanziaria.

Secondo i dati pubblicati dal dipartimento Finanze e rielaborati da Il Sole 24 Ore, è stato possibile anche stilare una graduatoria di contribuenti più e meno affidabili, calcolata in base all'affidabilità delle dichiarazioni ricevute. Tra le dichiarazioni meno veritiere quelle delle lavanderie, il noleggio auto, la gestione di impianti sportivi, i ristoranti, le pelliccerie, l'assistenza ad anziani e disabili, i sondaggisti, la pesca e l'acquacultura, la lavorazione di te e caffè, associazioni e organizzazioni, panetterie, officine, i gestori di spazi culturali, sportivi e ricreativi,. le discoteche e le attività finanziarie e assicurative. Tra le più affidabili, ovviamente dopo le buste paga dei lavoratori dipendenti, ci sono le farmacie (indice di inaffidabilità è al 25%), gli studi medici, i notai e i paramedici.