Dal territorio, 09 ottobre 2024
'Precario' è un aggettivo che spesso si accompagna alla parola ‘insegnante’.
Questa associazione di termini ben descrive la situazione reale che si registra in provincia di Cremona dove un insegnante su tre ricopre l’incarico solo in forma temporanea come supplente. Nello scorso anno scolastico, considerando nel computo sia gli incarichi educativi comuni che quelli di sostegno, sono stati 5482 i docenti impiegati nelle scuole della provincia e di questi 1799 erano a tempo determinato, ovvero il 32,8%. Considerando solo gli insegnanti di sostegno la percentuale schizza al 77% (989 con contratto a tempo determinato su un totale di 1277), invece per le posizioni comuni il dato è del 19.2% (810 precari su una coorte di 4205). La presenza di insegnanti precari si registra principalmente nelle discipline scientifiche come fisica e matematica, a causa della presenza di pochi laureati in queste materie disposti a intraprendere, per diversi motivi, la carriera di professore. Questi numeri evidenziano le carenze del nostro sistema scolastico nel prevedere per tempo le carenze e pianificare la stabilizzazione delle cattedre, inoltre assumono un significato per nulla rassicurante, se rapportati all'obiettivo di voler garantire agli studenti una continuità didattica nei vari cicli scolastici. Un docente con contratto a tempo determinato viene spesso assegnato ogni anno scolastico ad una scuola diversa, di conseguenza maggiore è la percentuale di docenti a tempo determinato maggiore sarà infatti il ricambio dei docenti tra un anno scolastico e l’altro. Tale condizione non consente all’insegnante di poter consolidare il rapporto con la propria classe e nemmeno di programmare il lavoro su più anni.