Franca Atzeni con il presidente del la fondazione S. Domenico Giordana
Crema, 13 dicembre 2025
(Annalisa Andreini) Bilancio positivo per l’Avis di Crema: qualche nuovo donatore e 15 giovani promotori.
A dichiararlo è la presidente dell’associazione cremasca Franca Atzeni, che si dichiara soddisfatta del percorso effettuato e dei risultati ottenuti.
In primis un incremento nel numero dei donatori, che a fine novembre ha raggiunto la quota di 2076 e soprattutto 15 nuovi giovani, che si sono assunti il compito di sensibilizzare sui valori etici e sociali che caratterizzano da sempre l’Avis e sul significato profondo della donazione: una scelta ben calibrata e non solo un gesto solidale.
Tante le attività e le collaborazioni messe in atto in questo 2025 per raggiungere l’obiettivo che si prefigge la presidente: fare rete nel territorio.
È essenziale creare dei rapporti saldi con altre realtà locali agendo in un’unica direzione verso le problematiche sociali che stanno a cuore a tutti, come la violenza di genere.
Importante è stata, quest’anno, la convenzione con l’Asst di Crema e l’Università degli Studi di Milano soprattutto per far conoscere l’attività dell’Avis.
Fondamentale, in questa direzione, la sintonia che si è creata tra l’Avis e gli studenti del corso di laurea in infermieristica, che hanno incontrato (e continueranno a incontrare) gli studenti degli istituti superiori cremaschi.
Questi confronti interattivi con i ragazzi sono stati utili per creare una maggiore consapevolezza dell’associazione e del valore della donazione che può salvare una vita.
Altra collaborazione rilevante anche quella con la Fondazione San Domenico di Crema: l’Avis infatti sosterrà alcuni studenti meritevoli dell’istituto Folcioni.
E non meno importante il contributo attivo dell’Avis all’interno del Centro trasfusionale dell’ospedale maggiore di Crema, che attualmente lamenta una carenza di organico e necessita di una nuova riorganizzazione più funzionale, essendo un servizio vitale per i cittadini.
Tanto si è fatto dunque in questo 2025 che si avvia alla conclusione ma tanto si può ancora fare come partner collaborativo nell’ambito cittadino e del territorio.