
Madignano, 16 aprile 2025
(Niall Ferri) È durissima la critica del consigliere di minoranza Diego Vailati Canta all’ordinanza con cui il comune di Madignano obbliga i cittadini a tagliare l’erba, potare le siepi e curare i marciapiedi pubblici prospicienti le loro abitazioni. Per Vailati Canta, il provvedimento rappresenta un’ingiustificata delega di responsabilità pubbliche ai privati.
“Il comune - spiega - impone ai cittadini la manutenzione dei marciapiedi, ma dimentica i propri doveri”.
Secondo il consigliere, l’ordinanza ha colpito la popolazione con obblighi inaspettati e discutibili e, pertanto, viene percepita da molti come una forzatura. “Si tratta di un’imposizione ingiustificata attraverso la quale il comune trasforma il cittadino in giardiniere forzato al servizio del sindaco che vuole il paese come il suo giardino -afferma Vailati Canta il quale, poi, sottolinea - il senso del dovere civico non può essere confuso con un obbligo”.
L'ordinanza stabilisce che in caso di inadempienza i lavori verranno eseguiti d’ufficio con addebito delle spese, oltre alle sanzioni previste dal Codice della strada, che possono arrivare fino a 695 euro. Per il consigliere, questo approccio è eccessivo e crea un clima di tensione. “Ancora più grave - aggiunge il consigliere - è la scelta di impiegare la polizia locale per recapitare porta a porta gli avvisi, creando un clima di tensione e diffidenza del tutto evitabile”.
Vailati Canta contesta anche la coerenza dell’amministrazione: “Il comune dispone di due operai pagati per la manutenzione, la cura del verde e delle strade - afferma - e ha investito fior fiore di soldi in attrezzature pagate con soldi pubblici, ma preferisce obbligare i residenti a sostituirsi all’ente pubblico nella cura del territorio”. Poi, conclude: “Se oggi dobbiamo tagliare l’erba sui marciapiedi, domani dovremo asfaltare le buche? Svuotare i cestini? Questa non è partecipazione: è un lento, costante scarico di responsabilità pubbliche sui cittadini”. E conclude: «Un’amministrazione seria offre servizi, ascolta. Non ordina e non si ritira dietro le multe”.