Crema News - Cremasco - I più venduti al ristorante Foto Raul Gonzales Escobar

Cremasco, 04 dicembre 2025

I prodotti alimentari non italiani più venduti dai ristoranti in Italia 2025

Il settore della ristorazione italiana sta attraversando una fase di trasformazione significativa. Con un fatturato di €109,4 miliardi nel 2025 e oltre 330.000 esercizi attivi, i ristoratori devono bilanciare tradizione e innovazione nelle strategie di approvvigionamento. Le importazioni alimentari raggiungono i 38,3 miliardi di dollari, segnalando quanto i prodotti internazionali siano ormai centrali nelle cucine professionali italiane.

Il mercato della ristorazione in Italia nel 2025: numeri e contesto

La crescita del settore secondo ISTAT

Il settore impiega oltre 1 milione di lavoratori e registra una crescita annua del +1,5%. Le famiglie italiane spendono mediamente €155,60 al mese per ristoranti, con un incremento del 16,5% nel 2023 rispetto all'anno precedente. Questa ripresa è trainata dalla domanda interna e dal turismo record, ma l'inflazione continua a comprimere i margini operativi.

Nuove dinamiche di approvvigionamento

L'instabilità economica spinge i ristoratori verso fornitori internazionali che garantiscano continuità e prezzi competitivi. Oltre l'80% delle importazioni alimentari proviene da partner europei, ma crescono anche i volumi da paesi extra-UE. La digitalizzazione accelera: prenotazioni online e delivery diventano standard, mentre i consumatori richiedono trasparenza sulle origini dei prodotti.

Nuove equipo esencial en cucina

Oltre agli ingredienti internazionali, molti ristoranti italiani stanno investendo anche in attrezzature specifiche per diversificare l’offerta. Tra queste, gli utensili per panqueques stanno guadagnando popolarità, soprattutto nei locali che propongono colazioni e brunch con un tocco internazionale. Una preparazione veloce e uniforme dei pancake richiede strumenti professionali, come piastre elettriche o macchine dedicate, che permettono di mantenere standard qualitativi elevati anche durante i periodi di alta affluenza.

Per chi gestisce ristoranti o caffetterie, comprare una macchina per pancake rappresenta un investimento strategico: velocizza la produzione, garantisce consistenza e permette di offrire un prodotto fresco e accattivante che completa l’esperienza internazionale proposta nel menu. L’integrazione di questo tipo di attrezzature è un esempio di come i ristoratori italiani combinino tradizione e innovazione, ampliando l’offerta senza compromettere la qualità complessiva.

I prodotti alimentari non italiani più venduti: dati per categoria

1. Proteine animali e prodotti ittici

Carne: le importazioni di carne raggiungono 7,04 miliardi di dollari, principalmente da Francia, Germania e Paesi Bassi. La carne argentina rappresenta 10.000-14.000 tonnellate annue per un valore di 80-100 milioni di dollari, apprezzata nei ristoranti di fascia alta per i tagli speciali e la marezzatura distintiva.

Pesce e frutti di mare: con 6,46 miliardi di dollari di importazioni, il salmone norvegese domina questo segmento. L'Italia importa 60.000-70.000 tonnellate all'anno, con oltre il 90% proveniente dalla Norvegia, per un valore di 400-700 milioni di dollari. La sua versatilità e disponibilità costante lo rendono indispensabile.

2. Latticini europei

I prodotti lattiero-caseari importati valgono 6,03 miliardi di dollari, principalmente da Germania, Francia e Paesi Bassi. Questi formaggi, creme e burri specializzati completano i menu garantendo varietà e stabilità di fornitura.

3. Ingredienti asiatici e internazionali

Le importazioni dall'Asia rappresentano il 22% delle importazioni alimentari totali, includendo salsa di soia, wasabi, noodles e riso provenienti da Thailandia e Vietnam. La crescita della cucina fusion ha reso questi ingredienti standard anche nei ristoranti tradizionali che sperimentano contaminazioni creative.

Ingredienti messicani come tortillas, jalapeños e avocado attraggono clientela giovane, mentre spezie indiane e condimenti medio-orientali arricchiscono proposte gastronomiche innovative.

Casi di successo: ristoranti che integrano prodotti internazionali

Casa Rinaldi: pasta plant-based con farina di ceci

L'azienda italiana Casa Rinaldi ha lanciato una linea di pasta a base di farina di ceci importata da India e Turchia. Questa strategia riduce l'esposizione alle fluttuazioni dei prezzi UE e risponde alla domanda crescente di prodotti vegetali. La pasta di ceci è particolarmente apprezzata da vegetariani, vegani e celiaci, ricevendo riconoscimenti da Gambero Rosso.

Una Pizza Napoletana: fusione Italia-Giappone

Anthony Mangieri, del ristorante Una Pizza Napoletana a New York, combina farina DOP italiana con miso giapponese in un formato "Pizza Omakase". Gli accordi diretti con importatori italiani garantiscono sconti sui volumi, mentre l'integrazione di ingredienti internazionali attrae appassionati di gastronomia innovativa.

Strega North End: importazioni EU strategiche

Il ristorante Strega North End a Boston utilizza Parmigiano Reggiano italiano, maiale iberico spagnolo e panna francese attraverso contratti consolidati con importatori europei. Questa strategia ottimizza i costi di spedizione e garantisce tracciabilità, con i piatti a base di importazioni autentiche che diventano best seller del menu.

Perché i ristoranti scelgono prodotti internazionali

Rapporto qualità-prezzo competitivo

Molti prodotti internazionali offrono qualità eccellente a costi inferiori rispetto alle alternative stagionali italiane, permettendo margini sostenibili in un contesto inflazionistico.

Continuità di fornitura annuale

Ingredienti come il salmone norvegese o le carni argentine garantiscono disponibilità costante, essenziale per menu standardizzati che richiedono prevedibilità operativa.

Richieste dei clienti e trend globali

I consumatori, influenzati da social media, richiedono varietà ed esperienze internazionali. Ignorare questi trend significa perdere competitività, specialmente nelle aree metropolitane con demografica cosmopolita.

Tendenze future e strategie operative

Crescita del plant-based internazionale

Gli ingredienti vegetali e vegani internazionali crescono rapidamente, spinti da consumatori attenti a salute e sostenibilità. I ristoratori devono integrare queste opzioni mantenendo l'identità italiana.

Bilanciare tradizione e innovazione

La strategia vincente mantiene la cucina italiana come base, integrando ingredienti internazionali strategicamente. La trasparenza sulle origini diventa fondamentale: i clienti vogliono sapere la provenienza degli ingredienti.

Approvvigionamento ottimale

Diversificare i fornitori bilanciando qualità, costo e affidabilità protegge dalle fluttuazioni di mercato. Negoziare contratti flessibili e monitorare costantemente i dati ISTAT e i report di settore permette decisioni informate in un mercato dinamico dove l'adattamento continuo è essenziale per prosperare.