Crema, 01 maggio 2024

(TZ) Il campionato 2023-24 della Pergolettese si è concluso simbolicamente con la visita e l’augurio della squadra al direttore generale Cesare Fogliazza ricoverato in ospedale. Poco prima i gialloblu, vincendo sul campo della Giana a Gorgonzola, avevano raggiunto i 45 punti in classifica, necessari per la riconferma della partecipazione della squadra al campionato professionisti di serie C del prossimo anno.

E ‘ stato questo che si è felicemente concluso, un campionato tormentato e difficile da giudicare per i molteplici problemi che l’hanno caratterizzato: il cambio dell’allenatore a dodici partite dalla fine (cinque vinte, quattro perse e tre pareggiate) è un po’ il simbolo di un percorso che è poco definire accidentato. La squadra ha sofferto spesso la mancanza di una vera punta in attacco per l’alternarsi continuo degli infortuni fra i titolari di quel ruolo; a questo si aggiungano ammonizioni e squalifiche nei momenti topici della stagione sportiva.

Si dice che nell’arco di un campionato eventi favorevoli e sfavorevoli si pareggino: nel caso della Pergolettese questo pare difficile da sostenere. Troppi i gol, per esempio, subiti negli ultimi minuti di gara. E qui emergono i meriti di una dirigenza e di una conduzione tecnica che non ha mai perso fiducia nelle possibilità di salvezza, che rimane sempre il vero traguardo di formazioni per le quali già raggiungere il professionismo è un traguardo decisivo.

I numeri finali definiscono bene un percorso che abbiamo definito accidentato: il Pergo ha raggiunto alla fine il 14*posto in classifica con 45 punti: 13 le partite vinte, 19 quelle perse e 6 i pareggi; 44 i gol fatti e 50 quelli subiti.

Il presidente gialloblu Massimiliano Marinelli ha ringraziato i giocatori per l’impegno profuso in tutta la stagione e ha voluto dedicare la riconquista della serie C al direttore generale Cesare Fogliazza con l’augurio che possa riprendere presto il suo ruolo in società. La disamina del finale del campionato da parte dell’allenatore Giovanni Mussa sintetizza bene il senso della sua soddisfazione dopo aver vissuto una grande preoccupazione: “E' stata un’annata complicata; ho sempre detto che avremmo sofferto fino all’ultima giornata ma che c’è l’avremmo fatta; nelle ultime dodici partite di cui ho avuto la responsabilità di allenatore, abbiamo fatto diciotto punti. Il nostro merito maggiore? Essere rimanesti uniti e compatti anche nelle partite più complicate e avere avuto, nei momenti di difficoltà, la pazienza di chi sa che alla fine l’impegno paga”.

Adesso, dopo il meritato periodo di riposo, bisognerà come ogni anno ricostruire la squadra: solo cinque sono i giocatori sotto contratto quindi qualcuno se ne andrà e dovrà essere rimpiazzato da nuovi arrivi, ma sopratutto bisognerà porre mano per eliminare le zone grigie di quest’anno a partire dal settore d’attacco sempre molto difficile da allestire. Sperando che nel prossimo campionato l’elenco degli infortunati possa rimanere il più possibile vuoto.

La città di Crema può essere orgogliosa di essere rappresentata - anche se non nel nome - da una squadra riconosciuta, apprezzata e rispettata ovunque.