Crema, 11 settembre 2023

Ciclabili ed erba, non è un segno di ecologismo.

"L’erba si sta mangiando la ciclabile tra Castelnuovo e San Bernardino...

Questo è un classico esempio in cui potrebbe essere possibile non aver bisogno neanche di diserbare se solo la ciclabile fosse ombreggiata ...

infatti l'erba che si vede crescere nelle fessure dell'asfalto è quasi tutta gramigna (Cynodon dactylon) che è fortemente eliofila(che cresce in pieno sole) e resistente a un ambiente surriscaldato.

Se la ciclabile fosse adeguatamente alberata , oltre a dare un maggior confort ai frequentatori ("come dovrebbe normalmente essere")... sarebbe meno esposta alla necessità di eccessivi costi di manutenzione dovuti all'eliminazione delle erbe che tendono ad invaderla.

Occorre capire che anche la crescita delle cosiddette infestanti è un tentativo della natura di ristabilire degli equilibri ambientali andati perduti a causa dell'antropizzazione del territorio , in pratica..., in un modo o nell'altro..., l'ecosistema ci sta dicendo che "lì serve più vegetazione" ..... quindi,... o ce la mettiamo noi facendo ombra su tutta la superficie asfaltata, oppure l'ecosistema tenderà comunque a produrre il più rapidamente possibile una copertura vegetale...... e quella che cresce più rapidamente è appunto costituita prima di tutto da graminacee a rapido accrescimento e veloce diffusione.

Quindi, ribadisco, per anticipare e "ingannare" questo meccanismo si deve consentire la formazione di una struttura arborea che avrebbe come risultato la protezione dell'infrastruttura dalle erbe pioniere e demolitrici.

Non per ultimo, è da considerare il difetto specifico (e purtroppo comune) di questo percorso , realizzato, per l'appunto, in asfalto comune non drenante e traspirante che, come ormai sappiamo benissimo, non fa nient'altro che stimolate tutta la vegetazione alla sua distruzione in quanto le sue caratteristiche sono contrarie agli "interessi" degli apparati radicali che possono crescere sotto di esso".


Lettera firmata