Crema, 12 marzo 2025

"L'albero gigantesco, il più grande del Campo di Marte, è completamente marcio alla base e rischia di schiantarsi sull'area giochi dei bambini, nell'indifferenza dei responsabili del verde pubblico e dell'ambiente ed ecologia del comune, a cui ho segnalato il pericolo fin dal mese di agosto 2024. State alla larga da questa quercia il più possibile".

L'appello è lanciato, attraverso il giornale, da una persona che se ne intende di botanica e che afferma che la grande quercia, circa 35 metri d'altezza, che sta nella zona est del Campo di Marte, nei pressi del pozzo circolare e dei giochi dei bambini, è estremamente pericolosa perché potrebbe cadere senza alcun preavviso.

"Se guardiamo alla sua base si vede che dentro ci sono grandi cavità. Inoltre se si considerano i rami, si vede che i più massicci guardano proprio dalla parte dei giochi: se il loro peso incide sulla base, la quercia si spezzerà proprio da questa parte. Ho inviato la segnalazione nel mese di agosto, ho ricevuto una risposta automatica (Buongiorno, la sua mail è stata prontamente trasmessa agli uffici competenti ai quali la inoltriamo nuovamente per un sollecito in merito alla questione segnalata.), ma non ho saputo più niente. Ripeto: questa quercia è un pericolo mortale: pesa tonnellate e se cade farà un disastro".

La segnalazione è stata inoltrata all'assessore Franco Bordo che risponde: "Mi sono interessato del problema e devo dire che c'è stato un sopralluogo oggi e che avremo il risultato domani o al più tardi venerdì".

Come si fa a stabilire se un albero è malato o addirittura pericoloso? Esiste la possibilità di operare con una sistema in uso da oltre trent'anni, quello dendrometrico. Con uno strumento si effettua un carotaggio dell'albero lungo come il raggio del tronco. Se ne estrae la 'carota' e si controlla. In questo modo si calcolano gli anni della pianta e la sua salute. E' evidente che se l'albero al suo interno è cavo, è possibile verificare l'entità della cavità e stabilire se questa rende instabile la pianta.