
Offanengo, 23 settembre 2020
Parla di “Politica della speranza” il gruppo civico di minoranza “Orizzonte Offanengo” a proposito dei lavori di ristrutturazione della scuola elementare che vanno per le lunghe e si concluderanno solo a fine novembre (inizialmente il termine era fine luglio per poi slittare al 17 settembre). “Politica della speranza” perché sulla questione dell’organizzazione della ripresa della scuola (in quali sedi alternative e in quali modalità) la minoranza riferisce di aver ricevuto dalla maggioranza, in un consiglio comunale del luglio scorso, “Solo generiche rassicurazioni sull'impegno a trovare soluzioni”. “Abbiamo sempre sostenuto –spiega il gruppo guidato da Andrea Ramella- il progetto di messa in sicurezza dell'edificio scolastico tanto da aver sin da subito sottolineato l'importanza di far partire il cantiere già nel mese di agosto 2019, ma la scelta dell'amministrazione fu di far cominciare i lavori al termine della Fiera della Madonna del Pozzo, evento che avrebbe potuto trovare un'altra collocazione in modo da poter guadagnare qualche settimana. Iniziando a metà settembre, e di conseguenza stimando il fine lavori al 29 luglio, si andava già troppo risicati rispetto al calendario scolastico: un qualsiasi imprevisto avrebbe inevitabilmente spostato il fine lavori a ridosso, se non oltre, della data di riapertura delle scuole, cosa purtroppo avvenuta. La politica della speranza non funziona. Ha funzionato il lavoro di insegnanti e personale ATA che, a pochi giorni dall'inizio della scuola, hanno saputo organizzare quell'impianto scolastico provvisorio che l'amministrazione comunale ha potuto mettere a disposizione solo per merito di oratorio e centro sociale Eden che non si sono tirati indietro. Ci aspettavamo che già a luglio si potesse con calma ragionare su un piano di questo tipo, perché era evidente già allora i lavori del cantiere potessero finire in ritardo. Può l’amministrazione comunale dire davvero di aver fatto di tutto per consentire alle famiglie di conoscere in tempi utili il piano organizzativo della scuola? Ovviamente, chi fonda tutto sulla speranza non si pone molte domande e non si attiva con azioni preventive. Nel frattempo –conclude l’opposizione- il paese avrà per altri mesi un oratorio blindato, una biblioteca stipata ed un centro anziani a mezzo servizio”.
Nella foto, un consiglio comunale