
Pandino, 21 dicembre 2020
Una frase, anche due, di troppo, e in consiglio comunale scoppia la bagarre fra minoranza e maggioranza. E che bagarre! È successo durante la seduta di sabato mattina, che si è svolta in videoconferenza, alla fine del primo punto all’ordine del giorno, quello sull’elezione dei componenti del nuovo consiglio d’amministrazione della Fondazione Asilo Calleri-Gamondi. A chiedere nel corso del dibattito la parola alla presidente del consiglio comunale Alessia Clerici, è stato Luigi Galimberti, consigliere della minoranza del “Gruppo Civico Pandino”: “Volevo solo aggiungere a quanto detto da Erica Zaneboni che il sindaco (Piergiacomo Bonaventi), che dovrebbe essere il sindaco di tutti non può esprimersi in questo modo in un consiglio comunale dove è la massima espressione della cittadinanza ma probabilmente ha un livello di cultura talmente basso che non riesce nemmeno a leggere bene quello che gli scrivono”. Da lì è scoppiato il finimondo (via web). Galimberti ha pronunciato un paio di altre frasi facendo riferimento a un conflitto d’interesse dopodiché si è visto e sentito parlare per pochi secondi il capogruppo di maggioranza Alessandro Mariconti (che si era assentato in quanto un famigliare era candidato nel CdA della Calleri-Gamondi e che era stato appena fatto rientrare nell’aula virtuale del consiglio) cui Galimberti si è rivolto dicendogli: “Tu taci che non dovevi più essere collegato, che c…. parli, chiudi la telecamera”.
Sulla vicenda il gruppo di maggioranza ha espresso un comunicato-stampa. “L’amministrazione comunale, gruppo di maggioranza Insieme, esprime il proprio sconcerto in merito a quanto accaduto durante il consiglio comunale che ha avuto luogo in streaming nella mattina del 19 dicembre. Le parole di assoluta mancanza di rispetto proferite dal consigliere di minoranza Luigi Galimberti nei confronti del sindaco durante il dibattito sono indegne del ruolo istituzionale ricoperto da Galimberti stesso, trattandosi di illazioni in merito alle competenze culturali del primo cittadino eletto dai pandinesi. Lo sproloquio con l’utilizzo di parolacce a cui si è lasciato andare in seguito nei confronti di un altro consigliere (Mariconti) è inaccettabile. Nonostante una mozione di richiamo e censura formale da parte della presidente del consiglio comunale e lo sdegno dei presenti, l'interessato non ha pronunciato parole di scuse. L’amministrazione comunale, compatta, esprimendo solidarietà al sindaco Bonaventi, ritiene inaccettabile quanto accaduto”.
“Attendiamo le scuse da Galimberti - afferma l’assessore ai lavori pubblici Francesco Vanazzi -, e se ciò non avverrà il gruppo valuterà eventuali provvedimenti”.
Arriva la replica di Luigi Galimberti, secondo il quale è la maggioranza a dover presentare delle scuse. “Durante il consiglio comunale del 19 dicembre per la discussione e la nomina del Cda della Fondazione Calleri Gamondi -afferma il consigliere del Gruppo Civico-, il sindaco Bonaventi si è permesso di ridicolizzare e sminuire l’intervento della nostra capogruppo Maria Luise Polig e non ho fatto altro che evidenziare le lacune mostrate in più occasioni dal primo cittadino. Il consigliere comunale Alessandro Mariconti, che per gravi motivi di conflitto di interesse non poteva partecipare alla discussione, più volte invitato ad assentarsi dalla riunione dal segretario comunale, si è permesso di entrare nel dibattito commettendo un grave illecito”. Galimberti ne ha anche per la presidente del consiglio comunale Alessia Clerici: “Dovrebbe essere una figura super partes -sottolinea- ma non si è dimostrata all’altezza della situazione. Le scuse, le deve porre la maggioranza perché a fronte di un bando pubblico chiaro non ha rispettato la parità di genere e soprattutto ha eletto propri parenti creando un grave conflitto di interessi. Chiedo pertanto ai due parenti eletti di dimettersi”.
Nella foto, Luigi Galimberti