
Bruxelles, 23 maggio 2020
«Prima la gestione pessima dei flussi di merci, i continui blocchi di mezzi pesanti e le code chilometriche al Brennero, oggetto di critiche giustissime delle associazioni degli autotrasportatori italiani. Poi l’ostruzionismo contro il Recovery Fund proposto da Francia e Germania e contro gli aiuti a fondo perduto ai Paesi più in difficoltà. Ora l’insistenza sul blocco delle frontiere interne, riferendosi evidentemente a quelle meridionali e lasciando intendere che la ripresa dei flussi turistici con l’Austria potrebbe tagliare fuori l’Italia. Al di là di una generica e formale disponibilità ad aiutare gli altri Stati membri, quello tenuto nei fatti su più fronti dal governo austriaco e dal cancelliere Sebastian Kurz è un inaccettabile atteggiamento di chiusura nei confronti dell’Italia e dei Paesi del Sud Europa maggiormente colpiti dalla crisi coronavirus, un approccio anti europeo dal sapore populista e sovranista, destinato ad alimentare le incomprensioni e ad avvelenare il clima politico». È quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini, membro della Commissione Trasporti e Turismo.
«Tralasciando l’evidente mancanza di consapevolezza dell’esistenza di diversi pesi economici dei Paesi Ue, che impongono priorità e un’attenzione particolare all’Italia, economia di primaria grandezza senza la quale sarebbe impossibile anche solo immaginare l’esistenza stessa dell’Unione, le posizioni tenute nelle ultime settimane dal cancelliere austriaco - sottolinea Salini - sono vere e proprie picconate a due pilastri su cui di fonda l’Ue, come la solidarietà tra Paesi membri e la libera circolazione delle persone e delle merci. Si tratta di un atteggiamento irresponsabile che impedisce il dialogo e la collaborazione ai tavoli europei, e alla lunga rischia di mettere a repentaglio non solo la ripresa, ma la stessa tenuta dell’edificio europeo».
Nella foto, una seduta del parlamento europeo