
Romanengo, 26 marzo 2020
La presidente della fondazione Vezzoli di Romanego
"Egregi lettori,
sono ore molto difficili per tutti; l’emergenza e l’urgenza di adottare provvedimenti a tutela dei nostri lavoratori e dei nostri ospiti ha colto tutti di sorpresa, nonostante l’esperienza maturata nella gestione socio-sanitaria-assistenziale delle persone fragili, anziane e disabili a noi affidate.
Ciononostante siamo stati finora in grado di mettere in atto barriere di protezione e porre da subito in essere provvedimenti più opportuni ed utili per la prevenzione del contagio.
In quest’ottica, sono stati adottati i seguenti provvedimenti:
- La nostra struttura è stata la prima sul territorio ad aver chiuso l’accesso a visitatori e familiari a tutela degli ospiti e dei lavoratori;
- il personale è stato da subito dotato dei dispositivi di protezione disponibili previsti per la tutela della salute degli operatori anticipando le indicazioni dell’OMS;
- abbiamo intensificato la sanificazione delle divise degli operatori e introdotto nuovi prodotti igienizzanti più efficaci secondo i protocolli previsti;
- fin da subito ci siamo adoperati per acquisire i presidi necessari (difficili da reperire e che devono essere cambiati con frequenza): a questo scopo si è cercato di sensibilizzare il territorio attraverso una raccolta fondi;
- è stato rafforzato il servizio di animazione per consentire ai nostri ospiti di mettersi in contatto con i propri familiari attraverso videochiamate;
In questa direzione va anche l’iniziativa intrapresa in collaborazione con la Cooperativa Sociale il Cerchio per un servizio di sostegno psicologico gratuito rivolto a tutti gli operatori.
Siamo consapevoli che ulteriori interventi, sia nell’immediato che nell’evolversi della situazione, saranno necessari e verranno affrontati con il dovuto impegno.
La diffusione di notizie errate apparse sulla stampa in questi ultimi giorni ha creato paura e sfiducia nei parenti e scoraggiamento negli operatori.
Esorto, pertanto, al rispetto per il grande lavoro di chi a vari livelli è impegnato da tempo nel contrastare questa emergenza".
Laura Cucchi (presidente della fondazione Vezzoli)
Pubblichiamo anche una lettera di ringraziamento
Caro dottor Visigalli,
anche a nome della mia famiglia, desidero esprimerLe tutta la nostra riconoscenza per le cure e le attenzioni prodigate alla nostra adorata mamma, che ora ci ha lasciati. Personalmente vorrei tanto significarLe tutta la stima e, mi consenta, l'affetto per la sua sensibilità, coraggio e dedizione, per il conforto che ha saputo darmi, soprattutto negli ultimi giorni. Le auguro di poter continuare il suo lavoro che porta avanti tenacemente e con abnegazione. A lei, al collega dr. Nodari e a tutto il personale tutta la mia ammirazione.
Per me è un momento molto, molto triste. Non potrò neppure essere presente alla benedizione della mamma, che verrà messa in un loculo provvisorio nel cimitero di Rivolta d'Adda perché i marmisti sono oberati e non riescono a far fronte a tutte le necessità. Aspetteremo tutto il tempo che ci vorrà per dare l'ultimo saluto alla nostra mamma che, quando era in vita e sana, è stata una persona eccezionale. Un esempio di forza di volontà, intelligenza e sensibilità fuori dal comune. Ci mancherà ogni giorno di più.
Spero di avere la possibilità, passato l'incubo della pandemia, di poterLa conoscere personalmente e dirLe quanto in questo momento non riesco a scrivere.
Per qualsiasi cosa, io ci sono e non dimenticherò mai questi momenti.
Un abbraccio
Lettera firmata