
Izano, 01 giugno 2020
Fare un minuto di silenzio per tutte le vittime del Covid 19. È l’unico momento in cui maggioranza e minoranza si sono trovate d’accordo nell’ultima seduta del consiglio comunale, che si è tenuta il 26 maggio. La minoranza di “Insieme per Izano”, in un comunicato-stampa, ha motivato le posizioni che ha assunto durante questa riunione, a cominciare dalla richiesta di rifinanziare, nel bilancio, il capitolo di spesa per il sostegno economico alle famiglie in difficoltà economica alla luce delle 37 famiglie che nelle scorse settimane hanno richiesto di beneficiare del buono alimentare. “Purtroppo –spiegano i consiglieri Alberto Maccalli, Giulio Ferrari e Luca Piloni- la maggioranza nel bilancio 2020 non ha previsto ulteriori finanziamenti”. “Abbiamo riscontrato –precisa la minoranza- che in paese si sono diffusi ringraziamenti al Comune per l’aiuto economico ricevuto. Al fine di ristabilire la verità e rendere merito al benefattore del contributo, ribadiamo che i ringraziamenti devono essere rivolti alla preziosa ed indispensabile protezione civile”. Capitolo ambulatori medici, centro sociale per la terza età e sala polifunzionale: il Comune quest’anno acquisterà un capannone in zona industriale per realizzare questi servizi: “Insieme per Izano” si dice contraria alla posizione urbanistica individuata per la realizzazione delle opere. “A nostro parere, i servizi pubblici, soprattutto per anziani, devono essere realizzati nel centro del paese perché facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta, garantendo la sicurezza stradale e non nella zona industriale scelta per l’intervento che è lontana dalla zona abitata del paese e sicuramente con minori garanzie in merito alla sicurezza stradale”. Non è stata approvata la mozione che il gruppo di opposizione ha presentato affinché il Comune doni 1.000 euro all’ospedale di Crema per far fronte all’emergenza coronavirus: “La mozione –conclude Insieme per Izano- non è stata approvata. Anzi, con un emendamento è stata trasformata in una raccolta fondi privata che non abbiamo condiviso in quanto non espressione della comunità”.
Nella foto, il comune di Izano