Crema, 05 luglio 2020


Mauro Pamiro, una morte che, al momento, ha più ombre che luci. La settimana che si apre porterà novità. Domani scadono i sette giorni di degenza per Debora Stella, 39 anni, ma probabilmente la moglie di Mauro Pamiro, il professore di 44 anni trovato morto nel cantiere di via Don Mazzolari lunedì prima delle 8, resterà ancora ricoverata nel reparto di psichiatria ancora per qualche giorno. Poi, quando sarà dimessa, sarà convocata dal Pm Davide Rocco per essere interrogata. Sarà accompagnata dall'avvocato Mario Palmieri, scelto dalla famiglia perché la assista in questi difficili momenti. Anche i genitori di Pamiro hanno scelto i propri legali. La mamma ha incaricato Ilariìa Dioli, mentre il padre ha conferito l'incarico a Vittorio Meanti. I due erano presenti quando è stato dato, dalla procura, il compito al perito di esaminare il computer portatile, quello fisso e i tre cellulari trovati nella casa della coppia e sequestrati. Dei tre cellulari, due appartengono alla Stella e uno a Pamiro. All'appello sembra manchi un cellulare in uso alla vittima. Martedì, sempre in tribunale, verrà assegnato l'incarico di eseguire l'esame tossicologico sui reperti prelevati dalla vittima. Si vuole sapere in che condizioni era il professore al momento della morte.

In merito alla perquisizione eseguita martedì nella villetta della coppia, non ci sono conferme che siano state trovate macchie di sangue. Se fossero state rinvenute, non sarebbero comunque in quantità significativa. Tuttavia, nei prossimi giorni nella casa sarà eseguito l'esame con il luminol, esame irripetibile, che dovrà dire se ci sono tracce di sangue e in quale quantità.

Sul ritrovamento del cadavere si sa che Pamiro è stato trovato nel lato destro del giardino della villa, riverso su un fianco e che presentava un foro in fronte e contusioni in faccia e su un braccio. L'autopsia ha detto che il foro in fronte non è stato determinante per la morte. Ancora da stabilire come e che cosa abbia procurato questo foro. L'autopsia dice anche che la morte è avvenuta per precipitazione da considerevole altezza, ma non specifica che cosa significhi il termine considerevole. La villa dove è stato trovato il cadavere è alta sette metri al tetto ed è di due piani fuori terra. Non ha le scale interne e il piano superiore si raggiunge solo dall'impalcatura, operazione non agibile per una persona che non sia un addetto ai lavori.

Il cadavere non aveva le scarpe e questo fa sospettare che non sia morto lì. Forse Pamiro è caduto, o è stato buttato, da un'altra parte e poi è stato spostato perché dalla strada si poteva vedere subito il corpo. Nello spostarlo avrebbe perso le scarpe, recuperate da chi era con lui e fatte sparire, magari insieme al cellulare.

Per quanto riguarda le ultime ore di vita del professore, si sa che la coppia nel pomeriggio di sabato era ospite da amici e che Pamiro se ne è andato verso le 18, dicendo alla moglie di restare pure. La donna si è congedata dagli amici intorno alle 20. Al momento si sta indagando su dove sia finito Pamiro dopo le 18. Non è certo che sia rientrato a casa. L'autopsia stabilisce che l'ora della morte è da fissarsi prima dell'alba di domenica, ma probabilmente dopo la mezzanotte di sabato. Quindi il professore mancava da casa almeno da domenica mattina. Come mai la moglie domenica non ha dato l'allarme e non ha risposto alle domande del pm, lunedì, quando le chiedeva ragione di questo silenzio?

Mauro Pamiro è descritto da tutti come persona solare e sensibile che mai avrebbe solo pensato a suicidio. ma qualcuno che lo conosce bene afferma che negli ultimi tempi si era incupito. La sua ultima canzone, visibile su google, si intitola The last abrace (L'ultimo abbaccio) ed è insolitamente triste e nel video Pamiro schiaccia un pomodoro. Il 9 giugno aveva scritto a tutti i giornali, puntando il dito contro l'insegnamento a distanza, lettera che anche Crema news ha pubblicato (per leggerla clicca qui)

Infine, lunedì nel tardo pomeriggio nella zona sono stati visti degli investigatori con dei cani che hanno esaminato il campo attiguo alla villa dove è stato ritrovato Pamiro. I cani si sono attardati anche nel cantiere vicino, in particolare nei pressi di un cespuglio, dove si sta costruendo un piccolo caseggiato che è più alto della villa e che presenta le scale interne già costruite e accessibili.


Nelle foto, la villa del ritrovamento, Mauro Pamiro e Debora Stella